LItalia dei Valori torna allattacco del sindaco, e lo fa con la consueta formula: una missiva (è dallinizio del mandato lIdV scrive lettere aperte a Giuliano Pisapia, che non ha qancora incontrato i rappresentanti del partito). Questa volta i dipietristi chiedono la testa del numero uno di Sea, Giuseppe Bonomi. I motivi? il doppio incarico e la provenienza leghista. «Caro Pisapia, lasci stare le fantasiose polemiche sulle trame occulte dei poteri forti e si concentri sui fatti - ironizzano Sergio Piffari, Stefano Zamponi e Raffaele Grassi -. È indispensabile un suo intervento per la revoca del presidente del Consiglio di Amministrazione della Sea, il leghista Bonomi. Aggiunga che Bonomi si è anche fatto nominare Direttore Generale arrivando a percepire complessivamente una retribuzione di oltre 650.000 euro, e avrà un quadro completo della situazione».
Infine un consiglio, che suona più come un avvertimento: «Caro Sindaco: trovi subito un bravo amministratore indipendente dai partiti (compreso il Suo, ovviamente) - la stoccata, in riferimento allo spoil system con cui Pisapia ha licenziato 31 dirigenti sostituiti con uomini del suo staff elettorale - al quale affidare la guida di Sea».
Arriva a stretto giro di posta la difesa di Bonomi per bocca del capogruppo del Carroccio in Comune, Matteo Salvini: «Sono i numeri, il fatturato, gli accordi sindacali, lefficienza a stabilire che Sea è una società ben amministrata e su cui il Comune e i milanesi possono contare per utili milionari.
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