Caro Giuliano, quel museo è anche opera mia

L’ex sindaco rivendica la maternità del Museo "Gallerie di Piazza Scala": «È un progetto che è stato sviluppato congiuntamente da Banca Intesa San Paolo e dal Comune di Milano sotto la mia consiliatura: risponde a una precisa visione di sistema sull’offerta culturale delle esposizioni permanenti nella nostra città e nasce con l’obiettivo di rafforzare l’identità culturale del centro di Milano»

Caro Giuliano, quel museo è anche opera mia

C’era anche Letizia Moratti alla presentazione del progetto culturale Piazza Scala. L’ex sindaco rivendica la maternità del Museo: «È un progetto che è stato sviluppato congiuntamente da Banca Intesa San Paolo e dal Comune di Milano sotto la mia consiliatura: risponde a una precisa visione di sistema sull’offerta culturale delle esposizioni permanenti nella nostra città e nasce con l’obiettivo di rafforzare l’identità culturale del centro di Milano».
Si chiamerà «Gallerie di Piazza Scala» proprio perché la sede nella piazza che ospita il Piermarini e il Comune di Milano, oltre che la storica sede della Banca commerciale italiana. La Pinacoteca sarà inaugurata il prossimo settembre ed è in via di allestimento in quelli che erano proprio gli uffici della Comit, affacciata su Piazza Scala.
Il nuovo polo, quando l’opera sarà completa, si estenderà su 8.300 metri quadrati, comprendenti Palazzo Beltrami e gli adiacenti Palazzo Canonica, Palazzo Brentani e Palazzo Anguissola. Sono in corso i lavori di restauro e di allestimento delle sale. Le Gallerie di Piazza Scala saranno divise in due sezioni: la prima ospiterà opere opere dell’Ottocento, l’altra la produzione del Novecento custodita nelle collezioni di Intesa SanPaolo. La Fondazione Cariplo metterà a disposizione 135 quadri dell’imponente collezione di oltre 760 opere.
Invitata dal banchiere Giovanni Bazoli, alla presentazione pubblica del progetto la Moratti ha spiegato la relazione tra il futuro nuovo arrivo e l’ultimo museo inaugurato a Milano: «Le nuove gallerie della Scala sono uno specchio del progetto del Museo del Novecento all’Arengario e creano una linea di continuità culturale nel centro di Milano che da piazza Scala si snoda a Palazzo Marino, alla Galleria fino a Piazza Duomo». Soddisfatto (e ottimista) anche il ministro della Cultura, Giancarlo Galan: «Le gallerie di Piazza Scala dimostrano che nonostante tutto in italia le cose si possono fare e si trovano le risorse per fare quella rivoluzione culturale di cui il Paese ha bisogno».


Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, crede molto nella possibilità di valorizzare l’identità culturale del Paese: «È necessario rafforzare il legame tra fare cultura e fare l’Italia. Fare cultura per fare l’italia».

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