Pure i banchieri salgono sul traliccio della protesta. Per non sciupare labito lo fanno a modo loro, dimettendosi in blocco dai vertici dellAbi, lassociazione di categoria. Motivo: non accettano che il governo abbia tolto alcune commissioni ai servizi che le banche erogano, quegli odiosi balzelli che si aggiungono al costo del conto e che, sommati a fine anno, fanno una cifra. Come dei no global qualsiasi non ci stanno e minacciano: se non si torna indietro diamo un altro giro di vite allerogazione dei crediti a famiglie e imprese. Strano questo Paese in cui in contemporanea i facinorosi bloccano autostrade e stazioni e il gotha della finanza blocca il credito. Nel primo caso serve la polizia, nel secondo serve solo che il governo tenga duro, perché sono sicuro che tutti noi possiamo tranquillamente vivere senza lAbi, anzi, se chiudesse per sempre il sistema bancario risparmierebbe pure un mucchio di soldi tra affitti, convegni, personale con stipendi che immagino non di secondordine. Insomma, lumore dei banchieri è meno importante di quello dei tassisti e dei farmacisti, anche perché è difficile immaginare che ci assistano meno di quanto stiano già facendo negli ultimi anni.
La rivolta dei banchieri non è solo ridicola per principio (la classe dirigente del Paese, per di più miliardaria, non scende in piazza e non ricatta sulla pelle dei poveri cristi), ma è sfacciata nei fatti. Il sistema bancario italiano ha infatti appena incassato dallEuropa oltre 250 miliardi che pagherà a tassi delluno per cento. Soldi destinati a noi e che invece sono finiti altrove, cioè in operazioni finanziarie più redditizie e sicure che il credito ad aziende e privati. Senza contare che piangere miseria è incompatibile con lo staccare assegni di liquidazione ai manager da decine di milioni di euro (caso Profumo-Unicredit), o pagare compensi astronomici (leggere la dichiarazione patrimoniale del ministro Passera, ex ad di Banca Intesa).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.