Caro-mutui, boom di pignoramenti

da Milano

Boom dei pignoramenti immobiliari legati all’aumento dei mutui. Tra il 2006 e il 2007 la crescita è stata in media del 23%. L’incremento è stato superiore al 20% nelle principali città italiane, a cominciare da Roma e Milano, con aumenti che sfiorano il 29% in centri come Napoli e Venezia e un picco del 41% a L’Aquila. È il quadro che emerge dalle stime raccolte dall’Adusbef attraverso un monitoraggio in alcuni dei maggiori tribunali italiani. Le procedure immobiliari o pignoramenti sarebbero pari al 3,5% del totale dei mutui, corrispondente, in valori assoluti, a circa 120mila casi su 3,5 milioni di mutui erogati.
L’Adusbef ha effettuato un monitoraggio presso i tribunali di 17 grossi centri italiani per verificare l’andamento dei pignoramenti legato all’aumento dei mutui e al problema dell’insolvenza. In termini assoluti, la situazione decisamente più grave è a Milano, dove la stima di pignoramenti e di esecuzioni immobiliari del 2007 è di 2.297 casi, che rispetto ai 1.883 dello scorso anno significa un aumento del 22%. A Roma i casi sono 1.827 (più 21%), a Torino 1.736 (più 24%), a Napoli 1.690 (più 29%). Ma non si tratta di un fenomeno esclusivamente metropolitano, anche se nelle grandi città appare più evidente. A Verona, per esempio - città di dimensioni più contenute - i casi stimati per il 2007 sono 1.465, con un incremento del 22%.

Difficile indagare sulle ragioni; ma certo la forte propensione alla proprietà dell’abitazione, che ha tradizionali radici nel Nord-est, può aver spinto molti, negli anni scorsi, ad avviare l’acquisto della casa senza mettere nel dovuto conto un eventuale rincaro dei mutui. L’Aquila, che ha avuto l’incremento più elevato, ha comunque numeri molto bassi: soltanto 125 pignoramenti nel 2007.

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