Padri dispotici o evanescenti, oppure pasticcioni, ma amorevoli. Uomini dalla personalità ingombrante oppure sbiadita, e tuttavia edipicamente amati e odiati. Nella sua Lettera al padre, Franz Kafka confessa: «Davanti a te avevo perduto la fiducia in me stesso e avevo assunto in tua vece un sentimento di colpa senza limiti». Un senso di schiacciamento, quasi fisico, fatto proprio anche da Giacomo Leopardi verso il padre Monaldo. E così il figlio scriveva a 21 anni, prima di un tentativo di fuga da casa: «I padri sogliono giudicare dei figli più favorevolmente degli altri, ma Ella per lo contrario ne giudica più sfavorevolmente di ogni altra persona, e quindi non ha mai creduto che noi fossimo nati a niente di grande: forse anche non riconosce altra grandezza che quella che si misura coi calcoli, e colle norme geometriche».
«Io non rimpiango di avere avuto il padre che ho avuto: io rimpiango di averne avuto uno», sostiene Aldo Busi nel suo Manuale del perfetto papà, dalliperbolico sottotitolo «beati gli orfani» (2000). Ma che lo scrittore di Montichiari abbia avuto e abbia, con il potere, un rapporto conflittuale, non è un mistero ed è anzi tutta linfa vitale per la sua opera. Del resto il Padre padrone compare di prepotenza nellomonimo romanzo (che è anche un trattato di antropologia) di Gavino Ledda, pubblicato con clamore nel 1975. Non molti anni dopo (1989), Lara Cardella, con Volevo i pantaloni, grande successo di pubblico, riprende in parte il tema: «Non ho mai amato mio padre, quello terreno, perché mi diceva di non portare i pantaloni e di non far vedere le gambe». E in più, la menava per manifesta ribellione.
Nel 1976 la casa editrice Arcana pubblicò in Italia un volume dellattivista radicale americano Jerry Rubin, amico di Abbie Hoffmann e Allen Ginsberg. Il titolo era esplicito: Quinto: uccidi il padre e la madre (ma loriginale era «Crescere a 37 anni»). Rubin, smessi i panni dellhippy divenne investitore della Apple. Eppure, nella stessa America, erano già state tracciate vie ironiche alla ribellione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.