Caro Reja, adesso il Datolo è tratto

Alla fine dell’ennesima delusione ho provato a leggere, non senza strabuzzare gli occhi, lo striscione che i supporter allo stadio hanno srotolato in curva e che recitava in uno stravagante endecasillabo: «Aurelio, un solo acquisto tutto sommato, cerchi un 3x2 a prezzo scontato? Manda Marino al supermercato». Il destinatario del non fluidissimo messaggio era ovviamente il nostro presidente che pure ieri era convinto di tornare a festeggiare in tribuna con la sua simpatica combriccola. Colpevole, De Laurentiis, di risparmiare, ovvero di sparagnare nei rinforzi a questo punto ritenuti indispensabili dopo i due punti in sei partite. Per carità, non che la presenza in mezzo al campo del neoacquisto argentino Jesus Datolo con i suoi colpi di sole al vento, ispirasse grandi inversioni di marcia. Ma siamo davvero certi che basti qualche innesto anche più blasonato del laterale sinistro del Boca a risollevare le sorti di una squadra in stato catatonico da dicembre? Una formazione che dimostra di aver dimenticato quei pochi schemi che funzionavano in autunno, ma soprattutto con una difesa ormai allo sbando che si procura gol inguardabili, mi chiedo perché mai dovrebbe riprendersi domenica prossima proprio con un Genoa vivo e vegeto.

Di fronte a una squadra ormai incapace di qualsiasi pericolosità salvo l’illuminazione celeste di un singolo, comincerei invece a pormi, dopo cinque anni, il problema tecnico. E ringraziamo qualche santo di aver accumulato punti all’andata...

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