«Caro Salvi, non siamo in vacanza Troppe cariche politiche pagate»

Giuseppe Salvaggiulo

da Milano

Nicola Latorre, senatore Ds e presidente della commissione istituita due mesi fa dal partito sugli sprechi nelle amministrazioni locali, il suo collega Cesare Salvi sostiene di non aver notizie del vostro lavoro. Siete ancora in vacanza?
«No, ci siamo rivisti l’altro giorno dopo la pausa. E comunque anche quando siamo andati in ferie ci siamo dati i compiti per le vacanze. E quindi abbiamo continuato a lavorare anche se non abbiamo informato il mio amico Cesare Salvi, cosa che farò al più presto, anche perché siamo in dirittura d’arrivo».
Chi fa parte di questa commissione etica?
«Due responsabili degli Enti locali, tre parlamentari e un professore universitario esperto di amministrazioni locali. Ma non siamo una commissione d’indagine, il nostro compito non è esprimere giudizi etici, ma raccogliere informazioni e pareri proprio degli amministratori locali».
E lo avete fatto?
«Abbiamo incontrato i sindaci delle città principali e alcuni presidenti regionali, altri li abbiamo sentiti per telefono. Un lavoro molto interessante».
Risultati?
«Ci siamo divisi i compiti, ora attendo le relazioni dei singoli componenti. Poi trarremo le conclusioni. Il risultato sarà un’iniziativa politica e legislativa. Ma senza demagogia, perché qualche furbastro cerca di strumentalizzare questo problema per tagliare i trasferimenti agli enti locali».
Furbastri? Ma la campagna è stata lanciata dal suo partito.
«Sì, perché il problema esiste ed è serio, ma è stato impostato male, con un approccio demagogico. Allora, mettiamoci in testa che la democrazia costa. Certo, deve avere limiti e produrre un ritorno in termini di partecipazione».
Parliamo dei limiti: ne avete immaginato qualcuno?
«Ridurre le funzioni politiche retribuite: una cosa è fare l’assessore al Comune di Roma, un’altra il consigliere comunale a Patù, in provincia di Lecce. Mi spiego? Non è accettabile che ci siano consiglieri circoscrizionali con stipendio. Uno scandalo che vale anche per i consiglieri comunali dei Comuni fino a 15mila abitanti. In ogni caso, meglio sostituire le indennità con i gettoni di presenza. E riscoprire le funzioni volontarie».
Come ridurre le consulenze esterne?
«Basta con questa storia delle consulenze criminogene. Io ho fatto il sindaco: servono ad avere funzioni che all’interno non ci sono. Poi certo, alcune sono indecorose».
Altro problema: troppe cariche politicizzate, per esempio nella sanità.
«È un problema istituzionale: troppi partiti, si moltiplicano i posti per tenere unita una coalizione. E troppi sistemi elettorali diversi: ecco, per esempio è una cavolata far decidere alle Regioni la propria legge elettorale».
Cos’è, un’autocritica sul federalismo?
«Chiariamo una cosa: non è con la nostalgia del passato che si risolve il problema.

Anzi: bisogna andare avanti. Salvi vuole tornare al proporzionale, eliminare l’elezione diretta di sindaci e presidenti regionali, fermare il federalismo. È un’impostazione teorica legittima, ma sbagliata e conservatrice».

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