Carta regionale dei servizi, modello per l’estero

«La Regione Lombardia rappresenta un modello, in tema di digitalizzazione dei servizi della Pubblica amministrazione, da imitare, anche all’estero». A dirlo è Alberto Daprà, presidente di Lombardia Informatica, la società di servizi a capitale pubblico, costituita nel 1981 su iniziativa della Regione Lombardia. La società, in qualità di partner tecnologico della Regione Lombardia, progetta e gestisce soluzioni di supporto alla governance regionale e partecipa alle iniziative per la realizzazione di infrastrutture informatiche e telematiche per l’accesso di cittadini e imprese ai servizi della Pubblica Amministrazione.
In particolare ha realizzato la Carta regionale dei servizi/tessera sanitaria (www.crs.lombardia.it) già distribuita a tutti i cittadini della Lombardia, che consente di accedere, in maniera rapida e sicura, grazie al certificato digitale per la firma elettronica contenuto nella Carta, ai servizi della Pubblica amministrazione e della sanità, anche attraverso Internet direttamente da casa.
«Sono appena tornato da Singapore, dove sono stato invitato proprio per illustrare il modello della Carta regionale dei servizi, visto che vogliono introdurla anche lì - spiega Daprà -; la carta consente agli operatori della sanità di monitorare costantemente la qualità della spesa sanitaria, pianificare gli acquisti e verificare eventuali problematiche. Non solo, permette, grazie alla raccolta dei dati, di tracciare un quadro epidemiologico della popolazione. Le informazioni sono sempre aggiornate e disponibili in tempo reale. I cittadini, da parte loro, hanno a disposizione il fascicolo sanitario elettronico, ossia il loro profilo sanitario con tutte le informazioni relative al loro percorso medico-sanitario, che li segue ovunque, avendo a disposizione una serie di servizi e la possibilità di usufruirne anche da casa».
La Carta regionale dei servizi, assolutamente gratuita e di utilizzo strettamente personale, contiene i dati amministrativi e socio-sanitari e quindi sostituisce la tessera sanitaria (sostituisce quindi il tesserino sanitario cartaceo); la tessera europea di assicurazione malattia, garantendo l’assistenza sanitaria nell’Unione europea e nei Paesi convenzionati; il tesserino del codice fiscale; la carta nazionale dei servizi, garantendo, previa richiesta del pin, l’accesso ai servizi on-line della Pubblica amministrazione.
«Siamo l’unica regione italiana ad aver raggiunto un così alto grado di digitalizzazione, fruibilità e integrazione dei servizi erogati dalla Pubblica amministrazione - continua Daprà -: ora farmacie, aziende ospedaliere e medici di famiglia “parlano” tra loro per fornire al cittadino un servizio sanitario a 360 gradi. Questo progetto è iniziato nel 2000 e ci vogliono circa dieci anni per portarlo a termine, proprio per il numero di operatori coinvolti e per la creazione di una rete digitale integrata. I soggetti interessati sono circa 50mila e ci sono voluti incentivi e delibere regionali per convincerli a cambiare il modo di lavorare, i processi, la mentalità. Non è stato facile poi mantenere la piattaforma informatica esistente, integrandovi applicazioni nuove. Il prossimo step, su cui stiamo lavorando quest’anno, è l’integrazione anche con le strutture private accreditate. E tra i nostri obiettivi c’è la diffusione della ricetta elettronica, in modo che un giorno, neanche tanto lontano, il cittadino-paziente possa recarsi in qualsiasi farmacia, dove il farmacista, semplicemente identificandolo, possa vedere nel database la prescrizione del medico. Non ci sarà più bisogno della ricetta cartacea. Noi siamo già pronti, ma prima di arrivarci occorre superare lo scoglio normativo - occorre una legge che la renda obbligatoria- e pratico perché bisogna ovviare alla procedura di apposizione della fustella (il codice a barre del farmaco) sulla ricetta per provarne l’acquisto.

Non smetteremo di innovare e di condividere il nostro know-how, siamo infatti favorevoli al riuso del software e alla collaborazione con le altre Regioni».

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