Carte di credito, italiani "prudenti"

Gli italiani amano il contante e snobbano il denaro elettronico. Nel 2008 è diminuito in Italia il numero di carte di credito attive (-0,7% nel 2008 rispetto al +9,4% dell`anno precedente) ed è calato anche il tasso di attività

Milano - Gli italiani amano il contante e snobbano il denaro elettronico. Nel 2008 è diminuito in Italia il numero di carte di credito attive (-0,7% nel 2008 rispetto al +9,4% dell'anno precedente) ed è calato anche il tasso di attività, che dal 47,0% del 2007 si è attestato al 39,5% del 2008, anche se il numero delle carte di credito e di debito in circolazione nel nostro Paese è cresciuto. Sono i dati contenuti nella settima edizione dell`osservatorio sulle carte di credito Assofin - Crif Decision Solutions - GfK Eurisko, presentato a Milano.

Nonostante il numero di carte in circolazione sia aumentato, gli italiani rimangono ultimi in Europa. La classifica delle operazioni di pagamento effettuate con POS per singolo terminale mostra che l’Italia occupa l’ultima posizione rispetto ai principali Paesi del continente, con 677 operazioni contro le 6.561 degli inglesi e le 4.811 dei francesi. Per quanto riguarda le carte di credito, le transazioni effettuate nel 2008 hanno superato i 522 milioni di operazioni, facendo registrare un aumento del +3,7%. Aumentano anche l`importo totale delle transazioni, a quota 56 miliardi di euro (+7,9%) e -seppur di poco- il valore medio (108 euro a transazione nel 2008 contro i 104 del 2007).

Anche le carte di debito - come Pagobancomat - hanno fatto registrare una crescita in termini di transazioni effettuate su POS del +5,7%, per un valore complessivo di 81 miliardi di euro. Nel 2008 si riscontra una sostanziale stabilità rispetto all'anno precedente sia per quanto riguarda l'utilizzo della carta di debito su POS, così come per l`importo medio (92,7 euro nel 2008).

Per quanto riguarda il mercato delle carte revolving, dopo un 2008 che ha visto il tasso di crescita sostanzialmente allineato al livello dell'anno precedente (+7,2%), nei primi sei mesi del 2009 il comparto sembra aver risentito particolarmente della crisi finanziaria mostrando un incremento dei flussi finanziati piuttosto contenuto (+2,9%). Le revolving in circolazione sono aumentate solo del +5,2% a dicembre 2008, segno che proseguono le politiche di emissioni più mirate e selettive (le nuove carte emesse si riducono del -5,3% a fine 2008). Si conferma la preferenza dei titolari per le carte opzione: il 64% delle transazioni effettuate nel 2008 risulta, infatti, attribuibile alle carte multifunzione, contro il 36% di utilizzi fatti con le carte revolving tradizionali.

In riferimento alla rischiosità, dall'analisi emerge che a maggio 2009 il tasso di sofferenza per le carte a saldo si attesta al 2,6% (nello stesso periodo dello scorso anno era al 2%) mentre sempre a maggio di quest'anno il tasso di sofferenza della carta revolving si colloca al 6,4% (era al 5,8% a maggio 2008).

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