Cartesio e Snoopy ci aiutano a ricorrere al Tar

Cartesio e Snoopy ci aiutano a ricorrere al Tar

Capita di imbattersi in un libro totalmente estraneo sia al proprio ambito lavorativo sia al proprio orizzonte culturale, che si rivela però interessante e divertente. «Divertente» in senso etimologico, ovvero che «sposta» l'attenzione, che fa guardare da un angolo imprevisto. Mai avrei pensato di cimentarmi con un ponderoso testo che si propone di illustrare Metodo e tecniche di redazione del ricorso al TAR teso all'annullamento di un provvedimento amministrativo. Il titolo, da solo, mette soggezione. Eppure vale la pena prendere di petto il libro, perché non si limita a riepilogare norme e sentenze, che lascio ai giuristi di professione, ma si basa soprattutto sulle idee di Cartesio e Voltaire, sugli insegnamenti di Sherlock Holmes e Jane Eyre, e financo sull'esperienza di vita di Snoopy (sì, proprio il bracchetto di Charlie Brown). Fortunatamente, grazie a una differenziazione grafica, il lettore può selezionare con facilità le parti prettamente giuridiche rispetto a quelle di interesse più generale.

L'idea di fondo del testo è infatti che esistono regole comuni a molte discipline (a tutte?) e non si deve aver timore di applicare all'attività giuridica principî e metodi tratti, a esempio, dalla diagnostica medica, dall'aeronautica militare e dal giornalismo. Il volume è diviso in tre parti: la prima si occupa di come si analizzano i documenti ed è, a mio parere, la meno intrigante in quanto molto tecnica, ma probabilmente la più utile sia per gli addetti ai lavori sia per l'uomo della strada che debba studiare un documento. La seconda parte spiega come trovare spunti critici nei confronti del provvedimento che si deve impugnare, ovvero della decisione di cui si devono evidenziare gli errori: è forse la più interessante, anche perché ancorata a riferimenti bibliografici preziosi. La terza parte si occupa più propriamente della scrittura del ricorso ed è quindi meno originale, ma più accessibile delle altre, nonché di maggiore interesse per chiunque non faccia l'avvocato ma debba comunque scrivere un testo convincente. Una particolarità del volume è data da una sua ulteriore suddivisione tra parte teorica e pratica: nel libro è infatti illustrato un caso concreto (la vicenda del povero Gambadilegno, contadino di Topolinia, che deve opporsi all'ordine di demolizione del proprio frantoio) con il quale il lettore veramente intenzionato a imparare può cimentarsi provando ad applicare il metodo proposto; grazie ai link presenti nel libro è possibile collegarsi a un sito internet e scaricare i documenti relativi alla vicenda.

Chiunque debba studiare dei documenti, trovare errori in una decisione altrui o scrivere un brano efficace potrà giovarsi di questo libro curioso e sorprendente.

Il diritto, ci ricordava von Hayek, è figlio dell'ordine spontaneo e come tale non può essere estraneo al mondo che ci circonda. Scrivere un ricorso, leggere un documento o una sentenza mal scritta, non è meno grave in giurisprudenza che in una scuola di giornalismo.

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