«L’Inter non ha bisogno di emissari o intermediari - ha precisato Gabriele Oriali -. Deco e Carvalho sono due giocatori che Mourinho conosce molto bene ma ci sono dei problemi. Le condizioni dettate dal Chelsea per noi sono improponibili, al momento la trattativa è ferma e non è certo che si sblocchi più avanti». In un’intervista in esclusiva su Sky sport24, il consulente di mercato dell’Inter ha spiegato la situazione relativa ai due portoghesi. Il Chelsea chiede 20 milioni, cifra improponibile per due trentenni e destinata a precipitare negli ultimi giorni di mercato perché Carlo Ancelotti li ha bollati come inutili e loro vogliono l’Inter: «Al Chelsea ormai ho fatto il mio tempo - ha dichiarato Carvalho -, l’Inter è un top club, ma se non si trova un accordo resto a Londra».
Gabriele Oriali ha ottimi rapporti con Frank Arnesen, direttore sportivo del Chelsea, così come con il club londinese. È stata sua l’operazione che ha portato Hernan Crespo a Milano a costo zero. Ciò non toglie che Marco Branca parta in missione londinese, Ricardo Carvalho obiettivo principale, Deco solo a costo zero, il loro è un contratto pesante da 4 milioni a stagione. Oriali ha parlato anche di Ibra e Maicon: «Zlatan sarà regolarmente sull’aereo che domenica parte per Los Angeles. Non sarà così per Maicon che ha ottenuto un permesso dopo la Confederations Cup e si aggregherà assieme a Julio Cesar direttamente negli Stati Uniti. Sono molto contenti di rimanere con noi e ci auguriamo che possano contribuire a raggiungere risultati importanti». Una specie di saracinesca su tutte le voci di mercato e un particolare in più: Ibra non era a Miami, ha trascorso le sue vacanze in Europa ed è questa l’unica ragione per cui giovedì sera sarà in Italia. Sempre giovedì José Mourinho farà il punto della situazione, l’Inter deve lavorare in uscita, ci sono diversi calciatori in esubero, Vieira, Mancini, Suazo, Obinna, Burdisso e Rivas, ma nessuno vuole andarsene. Cruz, Crespo e Figo sono ormai il passato assieme a Jimenez al West Ham e Bolzoni al Genoa.
Ieri il capitano della nazionale Fabio Cannavaro ha fatto il punto sul mercato in casa Juve: «La rosa dell’Inter è ancora più competitiva, ma con gli acquisti che abbiamo fatto possiamo giocarcela fino alla fine». Anche il presidente Massimo Moratti vede nella Juventus la concorrente più pericolosa e dopo le parole di John Elkann i tifosi attendono il colpo: «Il nostro mercato non è chiuso - ha detto Elkann rispondendo a una precisa domanda su Felipe Melo -. Vediamo di fare una buona operazione». Dall’altra parte Pantaleo Corvino ha lavorato per stringere i tempi: «Ci è arrivata un’offerta per Felipe Melo dall’Arsenal - ha rivelato il ds viola -, Arsene Wenger ha chiesto di parlarmi e io non ho alcuna preclusione perché potrei ottenere Emmanuel Ebouè che considero una valida contropartita tecnica». Per quietare la piazza irritata con il brasiliano ritenuto un mercenario, Corvino ha precisato che i soldi ricavati dalle cessioni verranno tutti reinvestiti: «E comunque non sono arrivate finora offerte per Melo del valore della sua clausola rescissoria, cioè 25 milioni». In serata, però, quando il dirigente viola ha incontrato i responsabili bianconeri l’accordo si è fatto: oggi l’annuncio ufficiale. Secondo indiscrezioni, Melo passerebbe alla Juve per 20 milioni più Marchionni.
Guai in casa Roma, invece, dopo l’infortunio di Roberto Perrotta che ha lasciato il ritiro di Riscone per una lesione muscolare, e le parole del suo direttore sportivo Daniele Pradè: «Non posso promettere che non venderemo un big». Capitan Totti a parte, l’unica eccezione è stata fatta per Daniele De Rossi: «Ovvio che lui non parte».
Luciano Spalletti è alla ricerca di una punta, i soldi sono quelli che sono, Julio Cruz, svincolato, è più che un’ipotesi.È un giallo la trattativa che porterebbe Goran Pandev allo Zenit di San Pietroburgo: non si capisce se sia il giocatore o Lotito a frenarla.
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