Alla Casa Bianca la corsa è fra mancini

Qualcosa in comune, John McCain e Barack Obama, lo hanno di sicuro. Ed è una cosa che non lega solo loro, ma anche quattro degli ultimi sei presidenti americani. Ford, Reagan, Bush padre, Clinton. Tutti mancini. Tutti rappresentanti di quel 10% di americani sempre guardati con sospetto dai destrorsi. Al punto che pensavano che le streghe usassero la mano sinistra per usare la magia nera e salutare il diavolo.
E allora, quando il prossimo 20 gennaio, all’Inauguration Day che segna l’inizio del mandato quadriennale del presidente Usa, sarà chiesto loro di alzare la mano destra per prestare giuramento, entrambi si troveranno a compiere un gesto innaturale.
Eppure, una sfida fra mancini nella corsa alla Casa Bianca non accade di certo per la prima volta. Nel 1992, Bill Clinton contro George Bush padre. Nel 1996, sempre Clinton, questa volta contro Bob Dole, anch’egli mancino. E Al Gore, vicepresidente nei due mandati di Bill, ha tentato di prolungare questa tendenza alle presidenziali del 2000, quando però fu sconfitto da George W. Bush.
Ora, vada come vada, sia che vincano i democratici, sia che vincano i repubblicani, ci sarà il ritorno di un mancino. E anche se nulla è mai stato provato scientificamente, c’è chi è convinto che chi preferisce la mano sinistra abbia una marcia in più. «Un politico mancino - ha ipotizzato Jan van Strien dell’Università di Rotterdam - potrebbe avere una volontà più forte, non essendosi conformato a un mondo fatto a misura di destrorsi. Chissà, potrebbero avere qualcosa di speciale».
Di sicuro, oltre ai predecessori alla Casa Bianca, Obama e McCain si trovano in buona compagnia nel club dei «sinistri»: lo sono stati Alessandro Magno, Giulio Cesare, Carlo Magno e Napoleone Bonaparte. Oltre che a persone del calibro di Einstein, di Leonardo da Vinci o di Beethoven.
Insomma, per essere un 10 per cento della popolazione, di certo i mancini hanno saputo farsi strada.

Se poi i due candidati alla presidenza penseranno che gli unici due «destri» alla Casa Bianca dal 1974 a oggi, Jimmy Carter e Bush figlio, sono di sicuro fra i meno amati della storia Usa recente, non saranno così dispiaciuti della loro mano sinistra.

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