Roma - Milleseicento metri quadrati di casa, con ogni comfort e
un occhio all'ambiente. In linea con le preoccupazioni globali legate
all’ambiente,
quest’anno sarà il rispetto per la natura la caratteristica principale
dell’edificio. Diverse le iniziative previste: l’utilizzo di
elettrodomestici
sviluppati per ridurre l’impatto ambientale a livello di consumo di
acqua ed energia elettrica, la raccolta differenziata dei rifiuti, lo
smaltimento delle batterie scariche dei microfoni, e per la prima
volta la distribuzione di detersivi sfusi alla spina. Tutti i rifiuti
saranno separati e avviati al riciclaggio per produrre materia
nuova. E ancora per la spesa settimanale dei concorrenti, inoltre,
verranno utilizzati degli shopper totalmente biodegradabili realizzati
in amido di mais.
Illuminazione solare Tutti gli ambienti della casa sono collegati e
interamente illuminati dalla luce esterna, proprio per accogliere i
concorrenti in uno spazio che sia il più possibile confortevole e
luminoso. Il pavimento della Casa è costituito da essenze in legno,
legni trattati con vernici naturali per evitare eventuali allergie. Resta
invece invariata la stanza del Confessionale (9 mq), diventata
ormai un’ icona del programma.
Ci sarà anche un terrazzo: uno spazio di 50 mq con balaustra e
pavimentazione in cristallo, trasparente come un solarium per
permettere il più possibile il contatto con l’esterno e con la luce
reale. Con una novità: un ’muro d’acquà di 4 mq posto su una
parete di un nuovo materiale ecologico, la biopietra. La zona piscina è costituita da un’ampia vasca
idromassaggio, la sauna e le docce adiacenti.
Un guardino delle meraviglie Nel giardino di 130
mq ci saranno molte varietà di piante mediterranee, utili per il
ricambio d’ossigeno e per trasmettere serenità ai concorrenti.
Anche il giardino sarà circondato da grandi vetrate per consentire
alla luce naturale di penetrare nella casa. Nella cucina il soffitto è
trasparente per far sì che i concorrenti possano sempre vedere il
cielo. La parete che separa la zona pranzo dal giardino e costituita
da una vetrata doppia.
La zona notte occupa 34 mq divisi in due stanze da letto, rivestite
in legno trattato con vernici naturali e completamente arredate con
mobili in legno. La moquette sarà in fibra di lana naturale 100% e
cotone, senza acrilico.
Bagno trasparente Anche il bagno sarà arredato con pareti in
vetro trasparente che si illumineranno e cambieranno colore,
secondo le indicazioni della cromoterapia.
Nel soggiorno, fondamentale perchè è la zona dalla quale i
ragazzi si collegheranno con lo studio durante la diretta, oltre ad un
enorme divano di 20 posti in cotone naturale, ci sarà un elemento
nuovo e sofisticato: uno schermo invisibile costituito da un led
posto dietro lo specchio, che apparirà quando i ragazzi si
collegheranno in diretta con Alessia Marcuzzi per poi scomparire
dietro lo specchio.
Confessionale tradizionale Infine, il "confessionale", che è l’unico elemento in
comune con tutte le passate edizioni, con le sue pareti
insonorizzate dalle ormai caratteristiche punte rosse con cime nere
e poltrona. Pochi gli accorgimenti resisi necessari per rendere
sicura la permanenza del concorrente non vedente all’interno della
casa, anche perchè il diretto interessato, Gerri, ha chiarito subito
con gli autori di "non volere sconti" o trattamenti particolari. Le
uniche cautele riguardano in sostanza una sorta di
’transennamentò della piscina. Per il resto, Gerri, che a Roma vive
in una casa normalissima, vuole imparare a muoversi da solo nel
nuovo spazio, che gli sarà illustrato soltanto con un pò di anticipo
rispetto agli altri concorrenti.
Dalla casa Ikea a quella ecologica Diversi sono i cambiamenti che la Casa ha subito nelle prime otto
edizioni del programma. Quella della prima edizione era piuttosto
semplice e lineare. Lo scenario della gesta di Taricone & Co., infatti,
era una vera e propria "Casa Ikea". Oltre alle stanze, presenti
all’interno della struttura, i ragazzi potevano usufruire di un
giardino esterno che nel corso della seconda edizione è stato
arricchito con una sauna.
Tra le novità della terza edizione c’era l’introduzione della suite,
un appartamento di 130 mq arredato molto elegantemente, dove i
concorrenti potevano godere di numerosi lussi e diverse comodità. E se la Casa della quarta edizione era diventata più
grande, con materiali ultra-tech e uno stile classico Luigi XVI
rivisitato in chiave moderna, per i concorrenti più "indisciplinati"
c’era il tugurio, con balle di fieno come giacigli, tinozze come
lavandini, innaffiatoi per doccia, il tutto racchiuso da pareti colore
grigio "minaccia di pioggia".
Suite e tuguri Cambiava anche l’arredamento della
suite che diventava più "spaziale" e ricordava un viaggio a metà
strada tra "Star Trek" e "Austin Powers".
Nella Casa della quinta edizione, che poteva disporre di una
metratura ancora più ampia, cambiavano gli scenari di suite e
tugurio. La stanza/premio, con architetture moresche, stoffe di
Damasco e tappeti di Persia, evocava ambientazioni da "Mille e
una notte", mentre il tugurio, che raddoppiava le sue dimensioni
rispetto all’edizione precedente, rappresentava una vecchia
miniera abbandonata, a meno 20 metri sottoterra, dove i ragazzi si
cimentavano nei loro compiti chiusi da pareti di rocce e sovrastati
da travi di sostegno della volta. Novità della sesta edizione, invece,
è stata la divisione tra "Nababbi" e "Tapini": due appartamenti che
potevano essere paragonati a una sorta di suite e tugurio delle
passate edizioni all’ennesima potenza. La Casa dei Nababbi aveva
uno stile neoclassico, sui colori del bianco, panna e beige e si
ispirava alle suite dei grandi alberghi. La Casa "tugurio", invece,
aveva in un ambiente unico letti molto "spartani", doccia e
lavandino. Nella cucina mancavano i fornelli e per cucinare i
ragazzi dovevano andare all’aperto, nel cortile, e utilizzare una
stufa a legna. Altra novità della sesta edizione era l’Arena, un
giardino di 600 metri quadrati dove i ragazzi potevano eseguire le
prove settimanali. Concepita come un open space, privilegiando la
semplicità, l’essenzialità, i colori naturali e il design moderno, la
Casa della settima edizione di Grande Fratello era dotata di una
sala fitness con tanto di sauna in cristallo trasparente, piscina e un
giardino rilassante. Bellissima la suite: un vero e proprio Paradiso
Terrestre, un ambiente creato appositamente per il relax dei
concorrenti, all’insegna dell’aroma therapy, con uno scenario fatto
di rocce, sabbia bianca, palme, piante tropicali, liane e tre piccole
cascate d’acqua.
La discarica Le gesta di Milo, Guendalina, Alessandro e Melita,
però, hanno avuto anche un altro scenario: la tanto temuta quanto
divertente Discarica, uno spazio a cielo aperto in mezzo ai rifiuti
dove la vita è stata davvero molto dura e piena di disagi. La
povertà e la voglia di rendere più "accogliente" la Discarica, però,
hanno unito i ragazzi che hanno subito capito che per "sopravvivere" in quella situazione bisognava allearsi e
collaborare tutti insieme e che discussioni e battibecchi avrebbero
solo aumentato le difficoltà. È qui, infatti, che sono nate alcune
delle amicizie più belle della settima edizione del reality.
L'anno scorso tre case Lo scorso anno, invece, dietro la celebre porta rossa, si
nascondeva non una ma ben 3 Case: un vero e proprio
Condominio che ha ospitato per oltre 3 mesi i 21 concorrenti
dell’ottava edizione.
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