«Se la magistratura e la stampa ci avessero dato credito anni fa, a questora lindagine sarebbe già chiusa». La pensano così i rappresentanti della Casa della Legalità che ieri mattina si sono ritrovati davanti a palazzo di Giustizia a Genova per manifestare solidarietà ai giudici che stanno svolgendo linchiesta sulle bonifiche delle ex aree industriali di Cornigliano. «Da anni denunciamo questo sistema: un cartello di imprese che si spartiva appalti e subappalti, grazie a politici ed amministratori collusi, di grandi società pubbliche come Sviluppo Genova e la Società per Cornigliano di enti come Regione, Provincia e Comune di Genova e piccoli comuni delle Riviere» accusa Christian Abbondanza.
Gli esponenti della Casa della Legalità arrivano addirittura a lanciare un appello ai politici cittadini perché parlino: «Ci rivolgiamo a chi ha amministrato e sta amministrando questa città perché se cera un corruttore significa che ci sono anche dei corrotti - dice Abbondanza -. I vari Burlando, Repetto, Pericu, Ghio e Vincenzi parlino, chi ha fatto questa parte ora ha il dovere di mettersi a collaborare».
Abbondanza da tempo denuncia un intreccio tra imprenditori e politici che danneggiano leconomia locale per tutelare interessi privati e il riferimento diretto è a Gino Mammone, proprietario della Eco.
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