La Casa va nelle case per dire Sì alla Costituzione

Riccardo Re

Casa delle Libertà compatta in Liguria per il referendum del prossimo 25 e 26 giugno. Tutti uniti in un nuovo Comitato che unisce non solo i partiti, ma anche componenti di altre liste e personalità della società civile pronti a mobilitarsi in questa ultima campagna elettorale 2006 per far votare i cittadini e farli votare «sì».
A presentare la corsa al voto, ieri a Genova, il neo presidente del Comitato ligure ed ex ministro Claudio Scajola: «È necessario, prima di tutto, informare i cittadini direttamente sul territorio perché c’è un’informazione molto debole che non è riuscita ancora a comunicare realmente le ragioni per cui è importante andare a votare». E così, non tardano ad arrivare le prime iniziative concrete, come il decalogo che sintetizza le ragioni del sì, dalla drastica riduzione del numero dei parlamentari alla divisione delle competenze tra Camera e Senato a favorire una maggiore rapidità legislativa.
«C’è confusione perché la sinistra ha dipinto questa riforma costituzionale in modo confuso - avverte Scajola -. In realtà nessuno vuole calpestare la Costituzione, ma si vuole modernizzare solo la seconda parte, quella che riguarda l’organizzazione dello Stato, quella che era davvero confusa dopo la riforma costituzionale del centrosinistra del 2001 che aveva generato un grande contenzioso tra Stato e Regioni».
Con l’ex ministro azzurro gli altri rappresentanti dei partiti: Forza Italia con Roberto Bagnasco, l’Udc con Umberto Calcagno, Alleanza Nazionale con Gianfranco Gadolla, la Lega Nord con Roberto Cota e la lista Biasotti con Matteo Marcenaro. Loro affiancheranno il presidente del Comitato con iniziative e proposte di cui saranno un motore estremamente partecipativo. Non solo gli uomini della Lega, che hanno fatto di questa riforma il loro cavallo di battaglia, ma anche gli uomini dell’Udc, leggermente più defilati, ma che tengono a precisare: «Anche noi siamo qua».
Un referendum confermativo sulla riforma costituzionale, per cui non sarà necessario raggiungere il quorum.

Ma dalle parole degli uomini del Sì si intuisce come abbiano capito l’esigenza di una battaglia casa per casa, da Ventimiglia a Sarzana, per raggiungere ugualmente un quorum: un’alta partecipazione alle urne, indispensabile per far sì che vinca quel sì, voluto dal Comitato in difesa della riforma voluta dalla Casa delle Libertà.

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