Roma

Casale Ghella, rivolta per l’asilo della discordia

Daniele Petraroli

L’ipotesi di costruire un nuovo asilo nido sulla Cassia, all’altezza di via di Grottarossa, divide i residenti della zona e fa litigare i consiglieri municipali dei Ds. Sulla nuova struttura, che dovrebbe sorgere nell’area verde di Casale Ghella, in fondo all’omonima via, si intrecciano problemi più disparati. Dalla mancanza di asili nel quartiere alla viabilità, dal rischio di speculazione edilizia a quello di arrivare a costruire su un antico borgo romano fino alla possibilità di lasciare senza lavoro 5 custodi.
I più contrari sono proprio gli abitanti di via Casale Ghella. «Se l’amministrazione decidesse di procedere, per il nostro Consorzio sarebbe la fine - spiega Giorgio Vitali, residente del complesso -. Non solo dovremmo aprire la sbarra ai camion per fare i lavori ma poi la strada si intaserebbe di auto congestionando ancor di più via di Grottarossa. Inoltre abbiamo ragione di temere che l’asilo nido sia solo un cuneo per poter poi speculare sull’intera area verde. Già ci provarono qualche anno fa ma il ritrovamento di un’antica strada romana sul fianco destro del parco fece fallire il progetto. Adesso tentano di costruire sul lato sinistro ma le foto aeree hanno dimostrato l’esistenza di un antico borgo romano proprio in quel punto».
Dello stesso parere gli abitanti di via di Grottarossa. Nel corso di una movimentata assemblea organizzata dal comitato di quartiere del XX municipio mercoledì sera, i pareri sono stati unanimi: quell’asilo non si deve fare. Questo nonostante la carenza di strutture per i bambini. La lista di attesa è lunga 450 nomi ma dal nuovo istituto la zona ricaverebbe più danni che vantaggi. «Non si spiega poi che senso avrebbe costruire un asilo a un centinaio di metri in linea d’aria da un altro - continua Vitali -, nella zona circostante ce ne sono due, mentre altri quartieri del municipio ne sono sprovvisti». La principale preoccupazione dei residenti, comunque, è quella del traffico. Preoccupazione condivisa anche dai vigili che hanno espresso parere contrario all’ipotesi di un nuovo edificio scolastico. Intanto è cominciato il rimpallo delle responsabilità tra Comune e Municipio e uno scambio di accuse all’interno dei Ds. Dal Campidoglio fanno sapere che è l’ente locale a dover scegliere dove collocare i nuovi asili mentre si scopre che il consiglio del XX municipio ha votato contro la proposta di risoluzione per cominciare i lavori nell’area di Casale Ghella. «Un asilo servirebbe davvero - precisa il consigliere di An Alessandro Bolis - ma a luglio la mozione non è passata perché mancavano le valutazioni giuridiche necessarie. Dunque per il momento ci atteniamo a quel voto». Sempre nella riunione di mercoledì è emersa la profonda spaccatura nei Ds. Se il capogruppo Jacopo Fedi è contrario all’ipotesi di costruire a Casale Ghella preferendo via del Sesto Miglio non la pensa allo stesso modo Massimo Denaro che ha votato a favore a luglio. «Il rischio è quello di perdere i fondi stanziati dal Comune e di rimanere senza nuovi asili», ha spiegato.
Altro problema quello dei custodi del Consorzio.

«Se decidono di espropriare la strada per i lavori prima e per permettere l’accesso a mamme e bambini poi, noi che fine faremo?», si chiede Giuseppe Bonometti.

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