Casalinghe, impiegati e operai le categorie più a rischio usura

Casalinghe, impiegati e operai le categorie più a rischio usura

Non solo commercianti, imprenditori e liberi professionisti. Le nuove categorie a maggior rischio di sovra-indebitamento, e dunque di usura, sono quelle di operai, impiegati e casalinghe. Delle 393 pratiche aperte nel 2005 dallo sportello provinciale antiusura (numero verde 800-939396) attivato dalla giunta Gasbarra insieme all’associazione Codici Onlus e Airp risulta infatti che il 60 per cento delle persone che hanno chiesto aiuto appartiene a queste categorie. Il restante 40 per cento, invece, è costituito dai cosiddetti operatori economici, che mantengono comunque il primato delle pratiche di tutela aperte dal numero verde a causa di problemi legati all’usura. Ha avuto a che fare con gli strozzini il 10 per cento dei cittadini che si è rivolto allo sportello della Provincia: il 56 per cento delle azioni avviate coinvolge commercianti, imprenditori e liberi professionisti, il 44 per cento operai, casalinghe e impiegati, che hanno collezionato anche il 55 per cento delle azioni di assistenza psicologica e legale avviate nel 2005. Il restante 90 per cento delle pratiche riguarda invece situazioni di sovra-indebitamento. Il numero verde della Provincia ha ricevuto nel corso dell’ultimo anno circa 1103 telefonate, non solo per richiedere consulenze, ma anche informazioni e consigli.
«È cambiato lo scenario e oggi oltre il 60 per cento del fenomeno del sovra-indebitamento, che è l’anticamera dell’usura, riguarda le casalinghe, gli operai e le famiglie monoreddito», commenta l’assessore provinciale alla Tutela dei consumatori e lotta all’usura Roberto Petrassi. «Spesso si inizia per somme irrisorie - aggiunge - a causa di un divorzio o di un problema di salute, e alla fine si arriva a tassi spaventosi del 120-150 per cento annui». L’assessore ha poi sottolineato il dilagare, a fianco del classico usuraio e della malavita organizzata, del fenomeno dei «cravattari dal colletto bianco».

«Le istituzioni - ha aggiunto - debbono essere in prima fila per ascoltare e consigliare le strade da intraprendere, ma soprattutto per permettere, fornendo garanzie, l’accesso al credito». Il capogruppo di An alla Provincia Piergiorgio Benvenuti definisce «allarmanti» i dati: «Le istituzioni debbono essere in prima fila nella lotta all’usura».

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