Case dello spettacolo L’ex assessore Di Stefano replica all’Agis

In riferimento a quanto pubblicato su «Il Giornale» in data 12 maggio c.a. (cronaca di Roma - pag. 21 - «L'Agis si appella alla Polverini»), sento la necessità, ma soprattutto il dovere, di puntualizzare quanto segue. L’avviso pubblico per la realizzazione di due case dello spettacolo dal vivo, promosso dall’Assessorato regionale alla Formazione da me diretto nel periodo ottobre 2009 - aprile 2010, è nato con l’obiettivo di rispondere alle continue e urgenti sollecitazioni provenienti dagli operatori del settore che lamentavano una carenza di risorse in favore dello sviluppo produttivo e occupazionale delle attività connesse allo spettacolo dal vivo. Una delle richieste più insistenti che mi sono pervenute da parte degli operatori nell’ambito della formazione, è stata quella di accelerare le valutazioni nelle commissioni dei bandi di gara che, in alcuni casi, duravano anni a causa dei troppi impegni dei membri delle commissioni stesse. L’Assessorato alla Formazione ha pertanto ritenuto necessario rispondere immediatamente a tale carenza, ottimizzando i tempi di valutazione dei vecchi e dei nuovi bandi di gara. Nella fattispecie del bando relativo alla casa dello spettacolo dal vivo, i tempi di valutazione dei progetti presentati risultano pertanto congrui. Il numero esiguo di richieste pervenute (n.10) ha reso il lavoro della Commissione estremamente veloce e comunque attento, dato che la fase di valutazione ha avuto una durata di ben 51 giorni. Il paragone con avvisi pubblici di simile natura risulta errato in quanto, ad esempio, le richieste pervenute per il Progetto Sipario sono state, numericamente, cinque volte superiori a quelle presentate per il bando in oggetto e la fase di valutazione, in quel caso, ha avuto una durata maggiore anche per l’assenza costante di alcuni membri della Commissione. Impensabile anche il confronto con altri bandi, come quello relativo alla Casa della lirica, per la natura giuridica completamente differente. In merito all’idoneità dei soggetti vincitori, si precisa che il bando ha come oggetto l’intero ambito dello spettacolo dal vivo e non solo quello relativo al teatro. Gli atti sono consultabili e l’Agis Lazio può legittimamente accedervi per accertarsi della regolarità del processo di approvazione della graduatoria. Inoltre l’Agis Lazio ha più volte apprezzato pubblicamente il mio lavoro a sostegno degli enti e delle associazioni che si occupano di formazione, soprattutto in riferimento al settore dello spettacolo dal vivo ed in particolar modo durante la presentazione del bando stesso all’interno dell’iniziativa «Il Villaggio dell’Istruzione e della Formazione». Inoltre la stessa Agis Lazio ha promosso, in piena campagna elettorale, un incontro pubblico con i suoi associati per sostenere le candidature del sottoscritto e di Emma Bonino alle elezioni regionali dello scorso aprile, sottolineando in quella sede il merito del mio lavoro e di un provvedimento come quello in oggetto. È evidente che non sempre, pur sussistendo un vincolo di amicizia e di stima, questo si possa tradurre automaticamente nell’aggiudicazione di una gara per un avviso pubblico.

Spiace constatare, quindi, che l’Agis Lazio voglia screditare oggi un progetto che fino a pochi mesi fa - quindi a gara ancora aperta - ha invece ritenuto di fondamentale importanza.
(exassessore regionale alla Formazione)

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