(...) Ieri la sindaco Marta Vincenzi ha presentato l'investimento di 85 milioni di euro che Duferco Sviluppo farà tra via Pacinotti, via Salucci e via Dondero, accanto alla Fiumara. Tre anni di lavoro per circa 350 persone, con opere pubbliche come una scuola d'infanzia per cento bimbi, la riqualificazione del mercato rionale, la piazza verde di 7500 metri quadrati. L'investimento è reale, anche perché proviene dal private equity del colosso multinazionale dell'acciaio che, per la prima volta, ha deciso di investire in un'operazione immobiliare a Genova.
A due passi di quello che, per un secolo insieme a Bagnoli, è stato il regno della siderurgia italiana, il re della siderurgia mondiale, il chiavarese Bruno Bolfo, ha deciso di puntare una «piccola» parte del cash flow alla luce della Lanterna. Dal Tigullio a San Paolo del Brasile, New York e Lugano per «tornare» a Zena. La presenza in decine di paesi, un fatturato di una decina di miliardi di dollari, un brillante braccio destro come il nipote (innamorato dell'Entella calcio e della Samp) il professore Tonino Gozzi. La scelta del primo investimento genovese da 100 milioni di dollari significa nuova occupazione e, come ha spiegato Vincenzi, «dona fiducia» per lo sviluppo della nostra città.
«La nuova forza di Genova - ha aggiunto la sindaco - si sposta sempre più tra Sampierdarena e Sestri, con un piano virtuoso che dice basta a fabbriche dismesse nel ponente e basta a quartieri residenziali nel levante. Nel 2013, con la nuova strada a mare, il traffico pesante non passerà più nell'area di via Pacinotti».
«C'era un vuoto urbano da colmare - spiegano il Ceo di Duferco Sviluppo Gianfranco Molisani e l'architetto Maurizio Varatta - caratterizzato da edifici costituenti un comparto industriale dismesso.
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