Secondo noi Zerocalcare avrebbe ragione su tutta la linea. Se ne avesse una. Il problema è che la coerenza richiede coraggio. E il coraggio richiede carattere. Ma lui non ha né l'uno né l'altro.
Zerocalcare fumettista di enorme successo, quello che disegna cartoni animati da maranza: felpa, Adidas e disagio esistenziale - nel 2019 appoggiò la scelta del Salone del Libro di Torino di escludere l'editore Altaforte che pubblicava la biografia di Salvini. Nel 2023 rinunciò a Lucca Comics perché l'ambasciata israeliana aveva dato il patrocinio all'evento. Nel 2024 si sfilò da «Più libri più liberi» perché c'era il filosofo sessista Leonardo Caffo. E ieri ha detto no alla stessa fiera del libro per la presenza della casa editrice - «troppo fascia» - Passaggio al Bosco. «Ognuno c'ha i suoi paletti, questo è il mio» ha detto Zerocalcare.
Via dai festival, via dai confronti, Viakal.
Il problema, a proposito di paletti, è che inizi a metterne uno, poi due, poi tre; e adesso sei già a quattro. Poi i paletti diventano una gabbia d'acciaio, poi un muro. E a noi scusaci Zero i muri non piacciono.
Comunque. È tutto giusto caro Zero quello che dici. Tutto buono, tutto umano, troppo umano. Non possiamo che condividerlo. Fermo restando una incrollabile verità conseguente allo Zeitgeist conformista.
E cioè: che se la Storia fosse andata nell'esatto contrario, oggi al seguito di Léon Degrelle - che ispirò Tintin, sarà un regolamento di conti tra fumettari...- ci saresti tu e tutti quelli come te che lisciano sempre il pelo dal verso giusto.Fermo restando felpa, Adidas e il paletto d'ordinanza.