Caserta - C'è chi ha pensato a distribuire preservativi e chi ha invece chiesto, a viva voce, energia pulita e ha detto no al nucleare. Accenni di protesta anche da parte di qualche attivista di Forza Italia che, bandiere di partito alla mano, ha invocato più volte "Silvio, Silvio". È iniziato così tra ressa di persone, traffico in tilt e qualche accenno di protesta, il conclave di Caserta: un incontro tra big della politica e semplici cittadini i quali armati di cellulari e di telecamere il premier e i ministri li hanno più più volte immortalati. L'ultimo, in assoluto, a varcare i cancelli, per la verità già chiusi del conclave, è stato il leader dei Radicali Marco Pannella che ha tenuto banco con un curioso fuoriprogramma: con il telefonino accesso ha trasmesso in diretta su Radio Radicale il discorso di apertura del leader Romano Prodi. Dopo discussioni e battibecchi (specialmente con il minsitro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro) l'emittente radicale ha sospeso la trasmissione.
Fini Quella di Caserta "è un'operazione-immagine con cui il presidente Prodi cerca di rappresentare un governo unito, capace di rilanciare l'economia pesantemente colpita dalla Finanziaria". Lo ha detto il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, prima di accedere alla sala Tatarella del gruppo alla Camera dove è convocato l'esecutivo del partito. Il leader di An ha affermato di non attendersi nulla "di innovativo, di positivo. Non ci attendiamo nulla in grado di convincere gli italiani che l'attuale maggioranza non è quell'armata Brancaleone che ogni giorno dimostra di essere". Storace invece ironizza sul "telefonino spia" di Pannella: "Nella cosiddetta Unione sono arrivati a spiersi da soli, a telefonino aperto. Se avessero tenuto la riunione a Roma, la Procura sarebbe subito intervenuta...".
Finanziaria e previdenza E' l'attuazione della Finanziaria il primo grande obbiettivo che si pone il premier Romano Prodi che insiste sulla crescita, la riforma della pubblica amministrazione e il piano per il Sud e poi frena sulla previdenza: "Intervento non immediato". Ma l'intervento più atteso è quello di Padoa Schioppa, il ministro dell'Economia, l'uomo che ha diviso profondamente i partiti di governo e che non manca di mandare messaggi ai ministri. Il monito è preciso: "Non è necessario spendere di più ma bisogna spendere meglio". Come dire: non ci sono più margini per chiedere nuovi fondi. Poi Padoa Schioppa - a quanto riferiscono fonti governative - tace sullo spinosissimo nodo delle pensioni, facendo solo un cenno alla necessità di promuovere una maggior partecipazione al mondo del lavoro degli over 55. Questo dopo che il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto aveva ribadito che avrebbe chiesto interventi su salari e pensioni, oltre alla conferma del programma elettorale dell'Unione.
I nodi sul tappeto e lo scontro tra riformisti e sinistra, sono ancora apertissimi, se è vero che anche il sottosegretario Enrico Letta ha sostenuto che le "riforme fredde, scritte solo sulla carta, non muovono la società e non stimolano la crescita". Invitando i ministri a "recuperare quel che non si è fatto nella convulsa fase di approvazione della manovra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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