L’influenza registra una possibile vittima a Milano, e tre casi accertati a Pavia. Sul caso di Milano l’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani è cauto: «Per sapere se si tratta di influenza A oppure di influenza stagionale - dice - bisognerà attendere l’esito del tampone virologico».
Il decesso sarebbe avvenuto al Policlinico di Milano, dove l’uomo era ricoverato da diversi giorni per una grave patologia renale. La vittima, ha detto Bresciani, «aveva pluripatologie. Non è ancora sicuro che avesse il virus H1N1, perchè manca la conferma virologica. Potrebbe anche trattarsi di una semplice influenza o una bronchite, in un soggetto che aveva già un sistema immunitario compromesso a causa delle sue patologie». L’uomo era ricoverato per una grave forma di nefropatia. Il virus influenzale quindi sarebbe solo un fattore che ha compromesso condizioni di salute già molto precarie.
Altri tre casi sono stati registrati a Pavia: due donne e un uomo sono ricoverati al policlinico San Matteo, in Rianimazione, dopo aver contratto il virus dell’influenza Ah1N1. La paziente più grave è una donna indiana di 25 anni che residente con il marito a Cerano, nel novarese. La sua vita dipende da un polmone artificiale. Il suo fattore di rischio era la gravidanza: i medici hanno, appena in tempo, deciso di farla partorire, prima che si aggravasse, alla trentaduesima settimana. Lotta tra la vita e la morte ma i medici sono speranzosi dopo aver risolto, lo scorso anno, dieci casi analoghi altrettanto gravi. Gli altri due pazienti sono sotto ventilazione meccanica quindi intubati e sedati ma non attaccati all’Ecmo, il polmone artificiale: il loro sistema respiratorio non è completamente compromesso. Si tratta di un uomo e una donna tra i 30 e i 40 anni con fattore di rischio l’obesità. Tutte e due provenienti dal Vigevanese. A Pavia sia la Rianimazione 1 sia la Rianimazione 2 sono assolutamente allertate e pronte a ricevere eventuali altri casi. Le macchine Ecmo a disposizione sono 8. E come spiega Fausto Baldanti, virologo: «Il policlinico San Matteo è l'unico in Regione, oltre all'Università degli Studi di Milano, ad aver ricevuto incarico ufficiale dal Pirellone per la sorveglianza su questi casi. Io sono in contatto quotidianamente con il professor Alessandro Zanetti dell’Università di Milano per monitoraggio e confronto costanti. Per essere pronti a ogni sviluppo». Ma questo policlinico rientra anche, a pieno diritto, nel gruppo di lavoro dell'Istituto superiore di Sanità.
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