Casini e Gasbarra uniti contro la pedofilia: «Serve tolleranza zero»

Nel sabato dell’incredibile orgoglio pedofilo il leader dell’Udc Pierferdinando Casini e il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra hanno visitato il centro «Giorgio Fregosi-Tetto Azzurro», la struttura nata dalla collaborazione tra Palazzo Valentini e Telefono Azzurro per l’accoglienza e il sostegno ai bambini vittime di abusi. «Venire qui vuol dire ribadire un concetto chiaro: tolleranza zero contro la pedofilia», ha detto Casini, visitando la vivace sala dei giochi e la discreta stanza per i colloqui protetti. «La Provincia di Roma - ha invece annunciato Gasbarra - si costituirà parte civile in ogni processo per pedofilia e fornirà patrocinio legale gratuito a tutte le famiglie coinvolte». Gasbarra si è anche impegnato ad ampliare la convenzione tra la Provincia e Telefono Azzurro con una linea telefonica (114) ancor più dedicata alla consulenza, alle segnalazioni e alle denunce di abusi sessuali. «Forniremo - ha concluso Gasbarra - al Telefono Azzurro uno spazio in più da dedicare a questa forma di assistenza che può essere, magari, uno dei luoghi destinato alle politiche della famiglia».
Intanto ieri è stato anche il giorno della manifestazione davanti alla Camera dei deputati di un centinaio di abitanti di Rignano Flaminio, insieme con alcune famiglie dei bambini vittime dei presunti episodi di pedofilia, per cui sono state indagate sette persone dalla procura di Tivoli. I manifestanti hanno sollecitato la creazione di una superprocura antipedofilia, l’istituzione di un garante nazionale per l’infanzia e i licenziamenti di funzionari pubblici condannati per violenza sessuale e pedofilia.

«La nostra è una contromanifestazione nella giornata dell’orgoglio pedofilo - ha detto Massimiliano Frassi, di Prometeo - vogliamo ribadire che la stessa indignazione che si prova per una giornata folcloristica come quella di oggi, va dimostrata anche con azioni concrete quando ci si trova di fronte a un bambino in carne ed ossa abusato».

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