Roma - Quella del presidente degli
industriali Luca Cordero di Montezemolo è «una discesa in
campo in piena regola», commenta il leader dell’ Udc Pier
Ferdinando Casini, sottolineando che il discorso di Montezemolo
è «un manifesto ideale, programmatico e politico che io
condivido. Forse l’unica cosa che ci sarebbe stata bene è una
paginetta di autocritica sulla responsabilità dell’
imprenditoria italiana».
Secondo Casini, comunque, «la gran parte del discorso è
largamente condivisibile», perchè si tratta «di un progetto
di innovazione di fronte al conservativismo politico in entrambi
i poli».
Il premier: "Sta salendo in politica..." Imbarazzato e sicuramente di tutt'altro avviso il presidente del Consiglio Romano Prodi a cui evidentemente le critiche di Luca Cordero di Montezemolo non sono piaciute: Montezemolo «si
commenta da solo», dice. E ai
cronisti che gli chiedono se con il suo discorso montezemolo
sta «scendendo» in politica prodi replica «sta salendo». Ai giornalisti che insistevano il premier ha preferito rispondere facendo
riferimento all’intervento del ministro dell’Industria Bersani.
«Abbiamo ascoltato dal ministro Bersani - ha infatti detto -
un’analisi seria e approfondita dei problemi dell’industria
italiana di oggi e del suo futuro, dei doveri che hanno le
imprese e degli obblighi che ha il governo».
Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto che dall’intervento
del ministro è emersa anche «la necessità di riforme ma anche la
necessità di lavorare insieme per un futuro migliore».
Luca replica: no, sono sceso in macchina, parlo agli imprenitori «Sceso in politica? No, sono sceso
in macchina». Così il presidente di Confindustria ha commentato con una battuta, salendo in
macchina al termine dell’ assemblea annuale, rispondendo ai
giornalisti che chiedevano se il suo discorso preludesse a un
futuro impegno in politica. Nessun manifesto politico, ha ribadito, «ho parlato
agli imprenditori».
Bertinotti: "Non commento" «Mi attengo alla consegna
del silenzio. Per me l’ospite è sacro». Con questa battuta il
presidente della Camera, Fausto Bertinotti, lasciando
l’assemblea di Confindustria, risponde a chi gli chiede di replicare alle critiche di Montezemolo e alla frase "basta processi alle imprese".
Il gelo di Rutelli Il leader della Margherita (e vicepremier) non si aspetta un manifesto dai contenuti così forti e riformatori, una visione aperta e moderna sicuramente aticonservatrice rispetto alla "vecchia" politica. Commento duenque di maniera «condividiamo
pienamente molte delle argomentazioni avanzate da Montezemolo». ma notazione secca che la dice lunga sull'umore rutelliano «la parte politica è abbondante».
D'Alema: tutti guardino un pò in casa propria «Tutti dovrebbero guardare in casa
propria perché criticare gli altri è sempre più facile»,
il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, a Bari per
partecipare al vertice Italia-Albania, non si tira indietro di fronte al j'accuse montezemoliano.
«Io - ha detto D’Alema - rivendico di aver fatto lo sforzo
di indicare i problemi della politica. Ho fatto una riflessione
autocritica. Credo che sicuramente noi dobbiamo fare
uno sforzo comune per cercare di rilanciare il nostro Paese e la
politica sicuramente deve riconquistare il consenso, la fiducia,
direi anche il cuore dei cittadini».
«Io - ha proseguito D’Alema - ho parlato con serenità della
politica, con spirito autocritico. Secondo me sarebbe saggio che
ognuno guardasse anche un pò in casa propria».
«Quando si parla dei problemi del Paese - ha aggiunto il
vicepremier - c’è la tendenza ognuno a criticare gli altri;
qualche politico critica gli imprenditori, gli imprenditori se
la prendano con i politici, tutti quanti se la prendono con i
giornalisti che se la pigliano con tutti quanti. Forse tutti
dovrebbero guardare un pò in casa propria».
Ma Padoa Schioppa applaude: ottimo intervento «L’intervento del presidente
Montezemolo, e anche quello del ministro Bersani, mi sono
sembrati due ottimi interventi». Così il ministro dell’
Economia Tommaso Padoa-Schioppa sulla relazione del presidente
di Confindustria.
Il governatore Draghi: "Grande" Proprio così:«Grande!», un solo aggettivo per
esprimere con entusiasmo l’apprezzamento per il passaggio
dedicato al taglio dei costi della politica, della relazione del
presidente di Confindustria.
L’artefice della cura dimagrante in Banca D’Italia, Mario
Draghi, commenta così all’Apcom, la critica del leader degli industriali.
Marini: forti accenti di novità «Una relazione molto ampia e debbo
dire con forti accenti di novità. Questa è la mia prima
impressione», dice a caldo il presidente del Senato Franco Marini.
L'azzurro Bondi: segnala le difficoltà del Paese «La relazione del presidente di
Confindustria segnala le gravi difficoltà in cui si trova oggi
il nostro Paese ma è ancor di più l’espressione di un
deragliamento del rapporto naturale e fisiologico tra le
strutture portanti del sistema politico italiano». Lo
sottolinea Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia.
«Se il confronto tra le forze politiche rappresentative del
nostro Paese non saprà ritrovare le ragioni più profonde del
proprio ruolo e del riferimento agli interessi generali
dell’Italia - ragiona - la situazione è destinata a ripetere
gli stessi errori del passato, senza approdare mai nè ad una
democrazia normale nè ad un autentico progresso economico e
civile».
Confalonieri: "Nicolas Sarkozy... de Montezemolo" «Un progetto politico e anche molto ben
fatto». Il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri, commenta
con una battuta efficace, ha parlato «Nicolas Sarkozy...de
Montezemolo».
Boselli: ha messo il dito sulle piaghe «Ha parlato di legge Biagi, riforma delle pensioni e lotta
all’evasione», sottolinea anche il segretario dello Sdi, Enrico Boselli, che definisce le proposte avanzate «di un certo
interesse», ma evidenzia anche «due assenze». «Mi sarei
aspettato - sottolinea - qualche parola in più sulle imprese e
una parola sulla laicità». Alla domanda se l’intervento di
Montezemolo possa far presagire un suo ingresso in politica,
Boselli ha risposto: «Non ho ancora chiaro qual è il campo e
penso che nemmeno Montezemolo ce l’abbia chiaro, destra o
sinistra».
La Santelli (Fi): ha detto che la sinistra non vuol cambiare «La relazione del presidente di
Confindustria sottolinea come i due grandi mali di questo Paese
rimangono da un lato il fortissimo pregiudizio, proprio di una
parte politica importante che sostiene questo governo, contro il
profitto ed il merito e dall’altro il conservatorismo
istituzionale contro ogni cambiamento in termini di efficienza e
responsabilità». Lo afferma Jole Santelli, deputata di Forza
Italia.
«Gradito, se pur tardivo - aggiunge - il riconoscimento
dell’operato del governo Berlusconi sia sulla riforma delle
pensioni che sulla riforma istituzionale. Ciò dimostra la
pretestuosità e l’inopportunità delle campagne denigratorie
portate avanti dalla sinistra su questi due temi».
Il ministro Fioroni: poco generoso con il Paese Nella relazione del presidente della
Confindustria traspare «orgoglio per l’industria», ma se il
presidente è stato generoso con le aziende è stato «molto
meno generoso con il Paese». Il ministro della
Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, commentando la relazione
di Montezemolo all’assemblea di Confindustria.
In particolare Fioroni ha definito «significativo» il
richiamo alle liberalizzazioni e ha apprezzato la parte sulla
necessità di ripristinare il concetto di merito. Sul ricambio
generazionale ha fatto una battuta sul fatto che donne e giovani
erano presenti nella relazione ma molto meno in platea.
Mussi: sembra il capo di un partito «A tratti è sembrato un capo
partito in potenza». Il ministro della Ricerca Fabio
Mussi attacca:
«A nessuno è proibito entrare in
politica, ma io ho sentito una forte inclinazione politica nelle
parole di Montezemolo».
Il leader della Sinistra democratica commenta poi il taglio
della relazione e dice: «Anche questo mettersi a cavallo tra
destra e sinistra, che va un pò di moda, non è però una moda
duratura».
Per quanto riguarda i contenuti, Mussi sottolinea di
«trovare piuttosto propagandistica l’idea che quel che va bene
in Italia dipende dalle imprese e quello che va male dagli
altri. Noi abbiamo rimesso sui binari un treno deragliato e mi
aspettavo qualche riconoscimento in più. Mi
aspettavo qualcosa in più - conclude - su ricerca e sviluppo e
sull’ambiente».
Bersani: ridurremo le tasse, dateci la possibilità Il governo è impegnato a ridurre il
peso fiscale sulle imprese, come ha dimostrato l’impegno sul
cuneo, e lo farà grazie agli effetti della lotta all’evasione.
Per questo gli industriali devono «dargli una possibilità»,
anche se il lavoro sarà «duro». Così il ministro dello
Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, replica all'affondo di
Montezemolo che ha sottolineato il peso
sproporzionato delle tasse sulle imprese italiane.
«Sentiamo come voi che in una situazione europea il carico
sulle imprese non è competitivo. Bisogna - ha detto - che
troviamo le strade per risolvere il problema». Il ministro si
è quindi «sfogato»: «è così difficile distinguere nel
frastuono generale contro il fisco la voce di chi paga troppo e
ha ragione a farsi sentire e la voce di chi non paga nulla ma
non sta mica zitto o urla ancora più forte per paura di pagare
qualcosa. E che però se ha bisogno del 118, va in ospedale come
tutti gli altri che pagano le tasse».
Fassino: è un colpo di frusta, non ignoriamolo «È stato un colpo di frusta e credo
che sarebbe sbagliato non cogliere la sollecitazione importante
fatta al sistema politico istituzionale per riforme e
cambiamenti che rispondono alle domande e alle aspettative del
paese», Piero Fassino cerca di parare il copo arrivato anche ai moderati del centrosinistra. «Sono indicazioni di riforma di cui ha bisogno il paese e che
corrispondono agli obiettivi che si pone Prodi e la maggioranza
di centrosinistra. La politica - ha proseguito - non deve girare
la testa dall’altra parte».
Fassino non ha risposto a chi gli chiedeva se Montezemolo
scenderà in politica o se aderità al Pd.
Urso (An): è un manifesto politico di destra «Un manifesto politico, un programma
di destra chiaro e condivisibile». Così Adolfo Urso di An
commenta la relazion: «Di
destra è il programma, di destra è la sicurezza, di destra è
l’occidente e la messa in stato di accusa del governo».
De Benedetti: spinge il Paese a guardare lontano «Quello che ho apprezzato di più è il
fatto che la relazione spinge il Paese a guardare lontano». Carlo
De Benedetti, presidente dell’Editoriale l’Espresso è cauto e quanto ad una possibile discesa in campo del
leader degli industriali osserva che «quando la
politica è percepita dall’80 per cento del Paese come assente
qualcuno la occupa. Io non sono d’accordo, ma è così».
Marchionne: tasse ridotte, aspetto i fatti «Aspetto di vederlo». L’amministratore
delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a margine dell’assemblea di
Confidustria, risponde a chi gli chiedeva un commento alla
volontà del governo, dichiarata dal ministro Bersani di ridurre
la pressione fiscale a partire dalla produzione.
E del discorso dice: «È stato equilibrato, centrato sulle cose che
sono assolutamente importanti per l’industria e su questo c’è
stato un riconoscimento importante da parte del ministro Bersani.
Si è cominciato a fare un dialogo produttivo. Ho molta fiducia
nel Paese».
Merloni: ha messo in difficoltà i politici Spiega il leader del gruppo Indesit, con una «una relazione precisa che sottolinea i problemi del settore industriale che resta il motore dello sviluppo economico del paese». Lo ha detto vittorio merloni, leader del gruppo indesit, al termine dell’assemblea di confindustria. «è stato così chiaro e trasparente - ha aggiunto - che ha messo in difficoltà i politici».
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