Casini fa la punta di diamante, Cuffaro entra al posto di Baccini

Il leader guida la sfida in tutte le regioni, l’ex governatore siciliano vuol far dimenticare i transfughi della Cosa Bianca

Casini fa la punta di diamante, Cuffaro entra al posto di Baccini

Roma - Le priorità, al momento, sono altre. E la corsa alla compilazione delle liste elettorali non è ancora iniziata negli uffici di Via Due Macelli. L’Udc, infatti, sta ancora facendo i conti con le ferite inflitte dai ribelli, usciti dal partito per creare la Rosa Bianca o per spostarsi verso i lidi azzurri del Popolo della libertà. Le grandi manovre inizieranno verso la fine della prossima settimana, anche perché lunedì prossimo Pier Ferdinando Casini - che ha già avuto un incontro con i pubblicitari prima del suo recente viaggio in Israele - chiuderà lunedì gli accordi per far partire la campagna elettorale.

Il messaggio, peraltro, sarà un messaggio autonomo, improntato alla responsabilità. L’Udc, insomma, marcherà la differenza, sia pure senza alcuna contrapposizione rispetto agli alleati e rispetto Forza Italia in particolare. «L’importante è che il centrodestra abbia un programma e una squadra coesa», ha spiegato Casini. Il programma deve avere «pochi punti» ma essere «chiaro e vincolante per tutti, per evitare discussioni successive». Quel che è certo è che Casini - che ieri ha «escluso categoricamente» una sua possibile candidatura alla carica di sindaco di Roma e ha avuto un colloquio di un’ora e mezzo con Clemente Mastella - sarà capolista in tutte le regioni alla Camera e nelle tre in cui è possibile presentarsi al Senato. E sarà lui a spendere la propria immagine e a presentarsi come front-man del partito. Gli altri dirigenti su cui graverà la campagna elettorale saranno il segretario Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione, Michele Vietti e Francesco Pionati. Liberato il seggio di Mario Baccini al Senato e quello di Bruno Tabacci, si farà posto a Totò Cuffaro, dimessosi dalla Regione Sicilia dopo la condanna.

Cuffaro sarà capolista nell’isola e cercherà di trasferire la sua dote elettorale a un partito che ha perso un portatore di voti come Baccini, ora traslocato nella Rosa Bianca.

L’Udc, inoltre, cercherà anche di pescare nelle associazioni di categoria, dove però sarà costretto a fare i conti con la «concorrenza» e l’appeal di Forza Italia.

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