Casini mattacchione di giornata

Altro che specializzazione, Pier Ferdinando Casini è un leader «omnibus», da Trivial Pursuit. Lui, laureato in giurisprudenza, fa l’azzeccagarbugli del terzo polo. Ma mica si limita a leggi, commi e leggine. No, Pierferdy vola alto. E nel suo intervento alla Camera cita Sant’Agostino come un teologo. Epperò così è facile, sempre nel campo delle scienze umanistiche si resta. Ma il numero uno dell’Udc è un uomo pieno di risorse, tanto da permettersi poco dopo di pavoneggiarsi a grande matematico, affiancando il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e apostrofandolo con un «tu saprai fare i conti pubblici, ma questi conti in Parlamento li so fare meglio io». Chissà le risate.

Comunque l’aplomb di Tremonti è ben noto, quindi è probabile che Casini abbia evitato una figura simile a quella rimediata poco dopo, nel cortile di Montecitorio, a causa del ben più sanguigno e reattivo leader leghista Umberto Bossi. Il leader dell’Udc si è rivolto al Senatùr chiamandolo «Umbertino». Bossi è rimasto zitto, ma ha dedicato a Pierferdy il gesto delle corna.

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