Roma - Pier Ferdinando Casini non chiude la strada a Mediaset per Telecom. Intervistato al Tg3 il leader dell'Udc spiega che, «per me, tutte le aziende italiane che sono disponibili a mettere soldi propri, senza andare dalle banche, sono benvenute». Ma Casini guarda soprattutto a come tutta la vicenda sia stata gestita e senza giri di parole spiega che «quanto è accaduto è la logica conseguenza di scelte irresponsabili di questo governo. Ci sono ministri in libertà che evocano un cambiamento delle regole mentre la trattativa è in corso... È davvero una Repubblica delle banane», denuncia.
Facendo presente che «un paese come l'Italia non cambia le regole in corso d'opera» e che «una classe dirigente responsabile si comporta diversamente». E a chi vede nell'intervento del governo il ricorso ad una 'golden sharè mascherata, Casini dà ragione: «Il governo - dice - sta certamente esercitando un'influenza enorme, e questa è una cosa che non capita in nessun paese europeo». Ma la cosa più grave, per il leader centrista, è che questo intervento non arriva «per tutelare i risparmiatori».
Un'altra
denuncia che sfocia in un richiamo ad una «riflessione autocritica» anche per «le autorità indipendenti che - sottolinea - non sono il braccio armato del governo: le authority debbono essere e apparire terze...», conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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