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Casini: "Di Pietro? Sciacallo, vive sulle disgrazie"

Pier Ferdinando Casini: l'Italia dei Valori "è esattamente l'idea di una forza politica di irresponsabilità" e "Di Pietro è uno sciacallo che sulle disgrazie del Paese costruisce la sua fortuna politica e su un moralismo che non mi piace". De Magistris: "Casini deve decidere con chi stare"

Casini: "Di Pietro? Sciacallo, vive sulle disgrazie"

Roma - L'Italia dei Valori "è esattamente l'idea di una forza politica di irresponsabilità" e "Di Pietro è uno sciacallo che sulle disgrazie del Paese costruisce la sua fortuna politica e su un moralismo che non mi piace". Lo afferma Pier Ferdinando Casini, durante 'L'intervistà di Maria Latella su Sky Tg 24. "Vedo -dice ancora il leader centrista riferendosi all'ex pm- che questa mattina si difende dalle colonne del 'Corriere della Serà: ci ha spiegato per anni, quando si parlava degli altri, che un conto sono le verità processuali, un conto sono le necessità che un politico ha di essere al di sopra di ogni sospetto. Prima ancora che assolto nelle aule dei tribunali il politico deve essere al di sopra di ogni sospetti nei comportamenti. Valuti Di Pietro se il suo comportamento da magistrato e da uomo politico è stato al di sopra di ogni sospetto. Non è la moglie di Cesare".

De Magistris: "Casini non sa da che parte stare" "Casini farebbe bene a tacere, visto che la sua strategia è quella dei due forni, che tradotto in parole semplici consiste nella viltà di non scegliere da che parte stare". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, in risposta all'attacco di Pier Ferdinando Casini nei confronti di Di Pietro. "L'Udc - prosegue l'ex pm - abdica alla coerenza politica e al coraggio delle idee per seguire solo la strada dell'accordo vantaggioso in termini elettorali o di potere, disinteressandosi del bene del Paese. L'aggressione all'Italia dei Valori, cioè all'unica forza di opposizione che non ha mai fatto sconti al governo, testimonia come sia in atto un riassemblamento dei poteri forti al centro, per spartirsi la guida del Paese magari sulle ceneri di Berlusconi. Un piano puntellato da poteri forti i quali da tempo conducono una campagna di fango verso l'Italia dei Valori.

Casini - conclude - ricordi al Paese, invece, che senza Cuffaro egli non siederebbe in Parlamento e spieghi le frequentazioni affaristiche del suo segretario nazionale".

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