Casini, un requiem per Palmeri «Al ballottaggio libertà di voto» Il leader Udc pensa già al secondo turno e gela il Nuovo Polo Il sindaco raccoglie l’assist: «I moderati scelgano subito noi»

«Pace e bene fratelli». Pierferdinando Casini presenta i 48 candidati dell’Udc per il Nuovo Polo facendo finta di dire messa. Ma ridono poco alla fine l’aspirante sindaco Manfredi Palmeri e i centristi in sala, gelati dalle parole del leader che suonano il requiem della campagna. Casini pensa già alle strategie per il ballottaggio: tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Anticipa che «non abbiamo nessuna alleanze o scelta stabilità» e «potremmo dare libertà di voto ai nostri elettori». Una linea che eviterebbe guerre tra Fli e Api da una parte e l’Udc, che a differenza degli alleati ha già scelto di distinguersi (e pesarsi alle urne) mettendoci il simbolo e una propria lista, guidata dal capogruppo comunale Pasquale Salvatore. Anche perchè sottolinea che «al secondo turno faremo una scelta insieme, come Nuovo polo». E non schierarsi potrebbe essere la via più conveniente. Ma le parole di Casini rallentano la corsa di Palmeri, che pure dichiara convinto che «l’avversario più pericoloso per la Moratti mi sto dimostrando io e non Pisapia». Il leader dello scudocrociato sostiene che la partita per Milano con Silvio Berlusconi capolista del Pdl «diventa una prova nazionale, se non vince al primo turno la crisi è inarrestabile», e prova a recuperare sostenendo che «per battere la Moratti serve Manfredi, difficile che possa farcela Pisapia, non è un’alternativa presentabile». Il segretario regionale Savino Pezzotta ammette che il candidato del centrosinistra «dice cose al di là e al di fuori delle mie convinzioni ideali», anche se il vicesegretario nazionale del Pd Enrico Letta qualche ora dopo parla addirittura di «un’intesa naturale» tra centrosinistra e terzo polo in caso di ballottaggio. Talmente naturale che i centristi preferirebbero evitare di schierarsi.
Sorride la Moratti, che arriva a «ringraziare Casini per le sue parole, la libertà di coscienza fa parte dei valori cristiani». E traduce subito la sua apertura alla libertà di voto in caso di ballottaggio in un appello «al voto utile» rivolto agli elettori moderati. Perchè «se c’è libertà al secondo turno vuol dire che si deve cercare di indirizzare il voto già al primo verso la coalizione che esprime quei valori che poi si sceglierebbero». E non ha dubbi che la scelta cadrebbe sul centrodestra, «è evidente l’incompatibilità tra i valori dei moderati e quelli dei radicali e di un candidato sindaco, Pisapia, che ha presentato proposte di legge come quella sull’eutanasia. Non a caso Casini dice “libertà di voto“». La Lega è convinta che i moderati sceglieranno già al primo turno la Moratti senza disperdere il voto a favore del terzo polo, «del resto se a parlare di nuovo sono persone come Fini, Casini e Rutelli non possiamo che sorridere» afferma il capogruppo comunale Matteo Salvini.

E il segretario provinciale Igor Iezzi ribadisce che «Casini ha fatto capire chiaramente che il candidato del loro schieramento è destinato a perdere in partenza, quindi è inevitabile lanciare un appello ai moderati per il voto utile, chi vota Palmeri vota Pisapia». Casini con una nota prova a riparare: «L’unico voto utile è per Palmeri». Anche il leader dell’Api Francesco Rutelli giura, «al secondo turno non voterei mai la Moratti». Ma il vaso è rotto.

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