Casini: "Siamo pronti a nuova fase politica per concorrere alle scelte positive del Paese"

Il leader centrista ribadisce che all'Udc non interessano né posti né ruoli di governo. E invita la maggioranza ad "abbandonare la sindrome dell’autosufficienza". Su Bersani: "Siamo due interlocutori ma il Pd deve chiarirsi le idee". E su Vendola: "Non mi piace"

Casini: "Siamo pronti a nuova fase politica 
per concorrere alle scelte positive del Paese"

Roma - Casini apre al governo. Parlando alla trasmissione radiofonica "Radio anch’io" il leader dell'Udc si è detto pronto "ad aprire una fase politica nuova" per "concorrere alle scelte positive del Paese". "Io - spiega il leader centrista - non devo fare appelli a nessuno, l’Italia è in uan condizione difficile e il governo deve poter contare su un’opposizione responsabile. Noi non metteremo il bastone fra le ruote, il Paese si può cambiare anche stando all’opposizione", dice Casini. L’ex presidente della Camera ribadisce che non gli interessano né posti né ruoli nel governo "ma la maggioranza deve abbandonare la sindrome dell’autosufficienza e deve essere consapevole dei suoi limiti".

Rispetto Bersani, ma si chiarisca le idee "Seguo il lavoro di Pier Luigi Bersani con rispetto perché è difficile. Siamo due interlocutori ma credo che il Pd debba chiarirsi le idee". È questo l’invito rivolto da Casini al leader del Pd alludendo alla scelta dei Democratici tra il movimento di Vendola e il terzo polo. A proposito del governatore della Puglia, l’ex presidente della Camera ha detto: "Come politico non mi piace perché è un grosso ammaliatore. È affascinante, ha una grossa carica, ma non è il mio tipo". Il leader dell’Udc ha quindi risposto ad una domanda di un ascoltatore che gli chiedeva perché non risponda all’invito di D’Alema al dialogo: "Con D’Alema ho un rapporto buono, ma il loro cantiere non è il mio. Io ho un altro cantiere. Lo ringrazio, ma questo non preclude che ci sia un dialogo in corso".

Decisione Consulta? Vedremo "Rispetteremo le decisioni della Corte costituzionale, il ché non ci impedirà di assumere decisioni cosneguenti". "Noi alla Camera - ricorda Casini - facemmo una proposta con Vietti, vedremo cosa succedetrà. Troveremo una soluzione".

Con Berlusconi in aula solo battute Cosa si sono detti il Cavaliere e Casini nell’emiciclo di Montecitorio il 14 dicembre scorso, giorno della fiducia? Tutti i cronisti notarono quel breve colloquio che si concluse tra i sorrisi con un bacio del premier sulla guancia dell’interlocutore, iniziativa in verità non ricambiata. Oggi è stato il leader dell’Udc a rivelare il contenuto di quel dialogo. Non c’era nulla di politico, spiega. "Devi tagliarti i capelli - sono le frasi di Berlusconi riferite da Casini - perché sei tutto bianco, sei vecchio, sembri mio padre. Per forza, così, piaci alle donne mature".

L’ex presidente della Camera ha poi riferito la sua risposta al premier: "Tu piaci alle giovani e non posso mettermi in concorrenza con te. Così siamo d’accordo e in questo modo - ha concluso scherzosamente Casini - ci faremo una spartizione delle donne italiane per le feste natalizie".

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