Il caso di via Anelli a Padova esempio di immigrazione incontrollata

Per aumentare il loro bacino elettorale, politici – specie di sinistra – strumentalizzano la povertà del Terzo mondo e favoriscono, o non ostacolano, l’immigrazione massiccia, incontrollata e clandestina, con gravi inconvenienti d’insicurezza e illegalità. Via Anelli a Padova, considerata Bronx, supermercato della droga nel Veneto ed «emergenza nazionale» (secondo il questore) è un caso emblematico: a seguito degli scontri notturni fra 200 maghrebini e 200 nigeriani, polizia, carabinieri e reparti antisommossa hanno effettuato 29 arresti per devastazione, saccheggio e violenza; hanno sequestrato 2 chili d’eroina e cocaina, nonché machete, mannaie e roncole; ed attivato 22 procedure d’espulsione (cfr. quotidiani del 28.07.2006). Esponenti politici s’illudono di debellare la delinquenza, con il trasferimento spaziale di persone da Via Anelli ad altre zone, come se lo spostamento delle mele marce esaurisse la trasmissione del marciume alle mele sane.

È auspicabile che la carità pelosa ed elettoralista delle sinistre – favorente una politica immigratoria lassista ed illusoria – non venga rafforzata dall’eventualità d’un ecumenismo cattolico malinteso.Lettera firmata Padova

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