Caso Cè, martedì la resa dei conti

Dopo gli attacchi della Lega all’assessore regionale al Welfare Gian Carlo Abelli, braccio destro di Formigoni, neppure il lungo vertice di ieri ad Arcore è riuscito a sciogliere il nodo della crisi legata al caso Cè. Il dialogo all’interno della maggioranza, in particolare tra Forza Italia e il Carroccio, va avanti con le diplomazie al lavoro ma la soluzione non è stata ancora trovata. «Le posizioni sono ancora distanti, ma entro martedì prossimo proveremo a risolvere la questione», ha detto ministro delle Riforme Roberto Calderoli all’uscita da Villa San Martino. Vertice di quattro ore con il faccia a faccia tra il premier Silvio Berlusconi, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, i leghisti Umberto Bossi e Roberto Calderoli, e il segretario regionale Giancarlo Giorgetti. La soluzione potrebbe essere lo spostamento di Cè dalla sanità regionale ad altri incarichi, esterni al Pirellone ma comunque in diretto contatto con l’amministrazione regionale, e la sua sostituzione in giunta con un altro assessore leghista.

Tutto questo senza la parallela esclusione dalla giunta di Abelli, condizione peraltro posta ancora ieri dai vertici del Carroccio. Lunedì di riunisce lo stato maggiore leghista, poi martedì inizierà il consiglio regionale, che sarà decisivo.

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