«Tutta questa bufera per la nomina di un semplice revisore dei conti del Comune? Via, non scherziamo!». Tutto vero, invece. Anzi, da qualche giorno, più che una bufera è un putiferio di accuse, controaccuse e scuse (a denti stretti) che promettono anche un seguito, fra dietrologie impensabili eppure autentiche. In questo scenario sono a dir poco sconcertati, e incavolati, i cittadini genovesi, di fronte alle polemiche che investono il sindaco Marta Vincenzi e i suoi rapporti con Simone Farello, capogruppo del Partito democratico (il partito di Marta, si suppone ancora per un po...). Senza contare, e invece contiamolo e ricordiamolo, il «fuori onda» dello stesso Farello con Mariangela Danzì, segretario generale di Tursi, sullemittente Telenord che ha smascherato clamorosamente lattrito al calor bianco fra i vertici locali del Pd e la capa (tosta) della giunta di Tursi. «Tutto per un semplice revisore dei conti?». Sì, pare, se questo revisore si chiama Tullio Mazzolino, noto commercialista, già esponente della Democrazia cristiana e assessore comunale al Traffico, e anche professionista stimato e inserito nei collegi sindacali di parecchie società.
I fatti, incontestabili: il consiglio comunale è convocato nei giorni scorsi a eleggere i revisori dei conti del Comune, a loro volta chiamati a esprimersi sulla legittimità degli atti amministrativi. Compito delicato, che ovviamente devessere affidato a commercialisti insigni. Meglio, per alcuni politici «più realisti del re», (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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