Il "caso Dino Boffo" diventa romanzo

Mi scuso coi lettori, ma sono costretto a tornare sul caso Boffo perché vedo su vari giornali riesplodere la polemica, questa volta addirittura allargata e coinvolgente il Vaticano, i cardinali e i vescovi che non conosco e non frequento perché, grazie a Dio, sono ateo.
Quello che avevo da dire l’ho detto e pensavo bastasse. Non è così. E allora ribadisco con forza. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre dello scorso anno abbiamo pubblicato la seguente notizia: il direttore dell’Avvenire fu condannato per molestie a pagare una pena pecuniaria. Notizia vera, accertata e mai smentita perché documentata. Chi ce la fornì, oltre alla fotocopia del casellario giudiziale, ci consegnò una informativa da cui ricavammo due particolari relativi alla omosessualità.

Ebbene, questi due particolari, in una fase successiva, sono risultati non corrispondenti alle carte (secretate) giudiziarie. Sicché, immediatamente abbiamo provveduto a precisarlo...
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