Ieri su quasi tutti i giornali (Repubblica e Stampa in particolare) campeggiava con grande enfasi la contestazioneche Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, avrebbe subito sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia. Anche il Giornale ha registrato, in un piccolo sommario, la notizia affidandosi alle agenzie di stampa.
Eppure... Nelle ore successive si è profilato uno scenario completamente diverso da quello iniziale. Attraverso la successione delle agenzie, è possibile seguire come qualche fischio (normale in tutte le manifestazioni di grandissimo richiamo) sia diventato una contestazione per poi tornare a essere qualche fischio. In altre parole: un non caso diventa caso politico e torna a essere quello che era, cioè un non caso. Ecco i dispacci delle varie agenzie, e il comunicato finale della Biennale di Venezia. I corsivi sono nostri.
Contestazione. Mercoledì, ore 18 e 33. «Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, sale sul red carpet della 67esima Mostra del cinema di Venezia e dal pubblico riceve una marea di fischi, ma non solo, la gente gli urla “a casa, a casa”. Un benvenuto che meno benvenuto non si può».
Primi dubbi. Mercoledì, 21 e 23. «Un red carpet su cui campeggiavano delle sagome di poliziotti «pugnalati alle spalle» per protesta del sindacato di polizia Coisp e che ha visto una breve contestazione con alcuni fischi e grida («vattene a casa»), prima rivolti a Gianni Letta e poi a Rocco Buttiglione».
Ancora contestazione. «Mercoledì, 21 e 24. «Fischi e applausi sul tappeto rosso della 67esima Mostra del cinema di Venezia. (...) I fischi se li è presi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. “A casa, a casa”, gli ha urlato il pubblico. Lo stesso trattamento è stato riservato al presidente Udc Rocco Buttiglione, vicepresidente della Camera».
Altri dubbi. Mercoledì, 22 e 41. «Il sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Maria Giro, smentisce ”in modo categorico la notizia diffusa da alcune agenzie di stampa delle contestazioni e addirittura dei fischi e slogan ingiuriosi diretti a Gianni Letta. È accaduto l’esatto contrario”, conclude il sottosegretario.
Ancora dubbi. Mercoledì, 22 e 42. «Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta (...) ha apprezzato gli applausi ricevuti dalla platea al suo arrivo. “Non ho sentito fischi - ha aggiunto conversando con l’Ansa - ma solo applausi e apprezzamenti”».
Grossi dubbi. Mercoledì, ore 23 e 19 (integra quella delle 21 e 23). «Un red carpet su cui campeggiavano delle sagome di poliziotti pugnalati alle spalle per protesta del sindacato di polizia Coisp e che ha visto una breve contestazione con alcuni fischi e grida (“vattene a casa”), prima rivolti a Gianni Letta e poi a Rocco Buttiglione. Fischi che però sono diventati applausi da parte del pubblico della platea a favore del sottosegretario alla presidenza del Consiglio».
Applausi. Ieri mattina. La Biennale di Venezia ringrazia Gianni Letta «per aver partecipato, applauditissimo, alla serata di apertura della 67.
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