Ieri mattina un folto gruppo di militanti di Azione Giovani ha protestato con bandiere tricolori distribuendo volantini a passanti e bambini davanti allentrata della scuola Iqbal Masih, al Casilino 23, contro «la decisione della dirigente dellistitutto di non far osservare il minuto di silenzio a scuola per i sei militari morti nellattentato di Kabul». Nel volantino distribuito dai manifestanti dove si accusava la dirigente Simonetta Salacone, di utilizzare «listituzione come propaganda politica e personale» e si reclamavano le scuse della direttrice «alle famiglie dei militari uccisi», perché «sono morti da eroi e vanno rispettati e onorati».
Un gruppo di genitori della scuola ha invece espresso solidarietà alla dirigente scolastica per quanto è accaduto e ha condiviso «la sua scelta di non coinvolgere i bambini in una riflessione sulla guerra precipitosa e non preparata adeguatamente». I genitori hanno aggiunto che «il minuto di silenzio richiesto dal ministro Gelmini è lesivo e mal formulato perché indirizzato ad appoggiare scelte di governo e non finalizzato solamente al rispetto della morte. Tanto è che il lutto per un bambino ucciso dalla ndrangheta mentre giocava a pallone non è ritenuta una tragedia che coinvolge la nazione». Alla manifestazione hanno partecipato i consiglieri del Pdl del VI municipio. «Siamo vicini a tutti quei genitori che purtroppo sono costretti a subire una politicizzazione sempre crescente della loro scuola - hanno detto i consiglieri - non potendo esporsi per evitare ripercussioni sui loro figli». Sul caso Salacone il deputato del Pdl Fabio Rampelli ha presentato un question time al ministro dellIstruzione, Mariastella Gelmini, per sapere quali siano gli intendimenti del ministero e se esistano i presupposti per intraprendere provvedimenti nei confronti della dirigente scolastica». Analoga iniziativa è stata intrapresa a Palazzo Madama dal senatore del Pdl Domenico Gramazio, che ha presentato uninterrogazione al ministro Gelmini. La Iqbal Masih è già salita tempo fa agli onori della cronaca per il coinvolgimento anche dei bambini nelle manifestazioni contro il ministro Gelmini.
A sinistra, invece, in molti hanno preso le difese della dirigente scolastica. «Sono pienamente daccordo con la scelta di Simonetta Salacone - ha detto il consigliere comunale Andrea Alzetta -. Trovo strumentale e di pura propaganda luso fatto della notizia. La scelta della preside mi è parsa più che motivata; i bambini sono troppo piccoli per capire la simbologia del gesto». Sulla stessa linea Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra e Libertà e coordinatore del gruppo federato della Sinistra in provincia: «Esprimo la mia più viva solidarietà alla preside Simonetta Salacone. Forse il centrodestra le sta facendo pagare il ruolo che la scuola ha svolto nella coraggiosa battaglia contro il ministro Gelmini».
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