Caso Marcegaglia, il «dossier» è un vero colpo da maestri

Il dossier Marcegaglia è un capolavoro giornalistico. Complimenti, suggerisco di fare tantissime fotocopie da distribuire in tutte le vie, piazze e davanti ad alcune procure.

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Leggo che Emma Marcegaglia «non si farà intimorire». Ci credo a priori. Se non si è fatta intimorire da tutto quello che hanno detto su di lei e su suo padre le testate che ora si mostrano «terrorizzate dalla gravità inaudita di quello che dice Nicola Porro», non lo sarà certo ora. Noto che in un battere di ciglia è diventata, lei che era una capitalista, una martire, attaccata sconciamente dal giornale asservito al dittatorello di Arcore. Un po’ quello che era successo a Fini, che in un attimo, da «lurido fascista» è diventato un’icona di tutta la sinistra, dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno. Quello che sta accadendo al Giornale mi fa venir voglia di parafrasare la scritta che si trova sui tralicci dell’alta tensione: «chi tocca i Fini muore».
Giordano Citterio
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Egregio direttore, stiamo assistendo ad uno spettacolo che ha dell’incredibile. Da mesi non vediamo più politica ma incontri di boxe. Magistrati contro tutti. Fini all’angolo che vuole darci da bere di non sapere niente della casa di Montecarlo... Cose già viste, anche di peggio. Sinistra inesistente. Ma chi manda avanti la baracca Italia? Adesso si parla di Emma Marcegaglia... Non si fermi, sputtani tutti. Sappiamo dei conti correnti che ha la signora all’estero, degli accertamenti e degli interessi che ha nello smaltimento dei rifiuti. La prego di non essere di parte. Questo Stato centocinquantenne che festeggia l’unità ha davvero poco da festeggiare. Ha ereditato vecchie leggi che non intende cambiare e noi pecore siamo stufi.
Pino
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Egregio Direttore, mattine fa il direttore di Rainews24, Corradino Mineo, si diceva sconcertato dal fatto che la signora Emma Marcegaglia avesse creduto alla possibilità che il Giornale volesse davvero pubblicare dossier su di lei. Io, invece, sono assai più sconcertato di Mineo dal fatto che la presidentessa di Confindustria si sia rivolta a Fedele Confalonieri per farli bloccare, dimostrando così palesemente quanto sia prassi comune dei «poteri forti» interferire con la libertà di stampa qualora ciò che si pubblica, o si sta per pubblicare, non è gradito. Questo sì che è inaccettabile!
Maurizio Giandinoto
Roma
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Direttore Feltri, Lei è il migliore perché è anche geniale, oltre a scrivere bene. Me lo sentivo che avrebbe fatto un bello scherzetto col dossier Marcegaglia annunciato in anticipo ai quattro venti. Mi aspettavo un dossier «da buono» con solo quattro pagine bianche o quello che poi ho beatamente letto questa mattina «col sorriso sulle labbra». Quasi avessi letto un barzelletta molto divertente. Gliel’ha fatta, Signor Direttore. Il dossier: un tranello intelligente, dove tutti avevano da dire, e ancora dicono, di tutto sulla Marcegaglia e non solo lei. E se qualcuno non aveva ancora capito chi sparge fango, oggi, dovrà aprir bene gli occhi e le orecchie per capire da dove arriva il torbido. Grazie per questa bella pagina di giornalismo, Direttore Feltri. La mia stima nei suoi confronti è da oggi ancora più rafforzata. Dopo Montanelli ho trovato in lei il successore degnissimo di tanta bravura. Sarò sempre qui a leggerLa. Buon lavoro!
Carlo Amietti
Bareggio (Milano)
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Grande direttore!!! Il vostro dossier Marcegaglia è fenomenale!!! Orgogliosa di essere vostra lettrice da sempre, continuate così se non vi chiudono la bocca. Ma fermiamo questa magistratura. Ho visto la sua partecipazione alle Invasioni barbariche. Ha ridicolizzato la «maestrina» Daria Bignardi. Bravissimo.
Claudia Zeni
Piacenza
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Cari Feltri, Sallusti, e Porro, siete dei geni. Non mi sono mai divertito tanto come oggi, leggendo il Dossier «M». Premio speciale «Il più ridicolo» da assegnare ex aequo alla Presidenza della Confindustria e alla Procura di Napoli. Menzione speciale alla Stampa «Libera» Italiana.
Massimo Polo
San Vito a Tagliamento (Pordenone)
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Caro Direttore sono un tuo fedele direttore da sempre. Avrai sicuramente visto in che luce il corriere.it mette la vicenda Marcegaglia ed è evidente che un lettore un po’ veloce o superficiale si fa un’idea completamente distorta della vicenda. Stamattina poi ho aperto il sito della Stampa per vedere la rubrichetta di tuo figlio «Paesi e buoi», al quale sono affezionato dai mitici tempi del «Feltrino» e incappo nell’articolo di cotanto fratello Ruotolo. Porta a casa tuo figlio perché dividere la scrivania con quella gente è troppo. Geniale il «dossier» con le articolesse radical-chic. Spero che a Ruotolo siano cascati i baffi.
Nicola Lochner
San Michele all’Adige (Trento)
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Caro direttore, voglio esprimere a lei, a Feltri e a Porro, ma anche a tutti i giornalisti del suo quotidiano, che leggo dal primo numero, diretto a Montanelli, la mia totale solidarietà per il caso (ma è un caso?) Marcegaglia. Essere oggetto delle «attenzioni» del Fatto Quotidiano, di Repubblica, dell’Unità e dell’Espresso deve essere per voi solamente un motivo di orgoglio. Continuate sulla vostra strada. Con stima.
Mario Felicetti
Predazzo (Trento)
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La signora Marcegaglia tuona: «non mi fermeranno!!». Ma appena ha sospettato che la volessero radiografare si è rivolta a Confalonieri. La signora Marcegaglia è sostanzialmente una belloccia e in carne della provincia di Mantova che si trova ai vertici di Confindustria perché è donna e figlia di Steno.
Ilario Consolini
Gardone Riviera (Brescia)
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Egregio direttore, ho seguito le vicende Fini e Marcegaglia e devo veramente farLe i miei complimenti per come le avete condotte. Quella è gente che non si merita assolutamente nulla. Sono solo arrivisti, scaldapoltrone, mangiapane a tradimento e «voltagabbana» quando la partita si mette, per loro, male. Sono capaci perfino di allearsi con quei personaggi del centrosinistra che hanno combattuto, a spada tratta per anni, pur di sovvertire il Parlamento, espressione di quella democrazia di cui si riempiono sempre la bocca. Loro (Fini&Co. in testa, ma anche Casini, Rutelli ecc) non sanno nemmeno da che parte sta la democrazia. Se ci fossero stati loro al governo in questo periodo di tremenda crisi economica e non solo, ci saremmo ritrovati nelle condizioni della Grecia, della Spagna ed azzarderei anche peggio.
Osvaldo
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Carissimo Direttore, volevo solo esprimere la mia solidarietà a Lei e a Porro, ma volevo anche fare una riflessione. Se dovesse giungermi voce che state per pubblicare un dossier su di me, non mi preoccuperei affatto, semplicemente perché non ho nulla da nascondere... E allora mi domando morbosamente: cosa cavolo ha da nascondere la signora Marcegaglia? Continuate cosi, siete fortissimi.
Giuseppe Ruggiu
Catanzaro
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Egr. Direttore, oggi sono stata privata della mia lettura quotidiana preferita causa un mio colpevole ritardo all’edicola dato che a Pesaro alle ore 10 il suo quotidiano era esaurito... Con tutta sincerità le dico che non mi interessava un fico secco delle attività della signora Mercegaglia dato che ritengo sia molto facile per una figlia di papà che ha sempre avuto tutto senza dover faticare le sudatissime sette camice risentirsi per delle antipatiche verità che potrebbero danneggiare il suo ruolo pubblico. Ma ieri \ sera mi sono goduta fino in fondo la sua intervista alle Invasioni barbariche e si sa: la curiosità è donna...

Per fortuna c’è il web che ha sopperito alla carta stampata e leggo del colpo di teatro che ha riservato, con la consueta intelligenza, alla querula presidentessa, alla ingenua Daria Bignardi, alla spochiosissima stampa sinistroide e a tutti noi che la leggiamo con piacere, con stima e, me lo lasci dire, anche con affetto.
Ilaria Baldi
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