Torino Respira l'aria di Torino e si trasforma. Osvaldo, 23enne italoargentino a Bologna da gennaio, fino a ieri era stato l'ombra di se stesso. Siccome però Torino gli piace, ha lasciato il segno: in mezzora ne ha combinate di ogni, compreso lo slalom che ha costretto Calderoni ad atterrarlo e permesso a Di Vaio di segnare il rigore che restituisce vita al Bologna e fa (ri)precipitare il Toro nello sconforto. Osvaldo ha così concesso il tris.
Le prime due puntate della sua love story con l'Olimpico erano andate in scena l'anno scorso, quando ancora vestiva la maglia della Fiorentina: prima, contro la Juve, segnando il gol del decisivo 3-2, poi, nell'ultima giornata, realizzando con una splendida acrobazia la rete con cui la Viola aveva fatto tombola: Torino battuto, Champions acciuffata per i capelli e Milan nella disperazione per la mancata qualificazione. Galliani lo ha ricordato ancora recentemente: «Senza quel gol, il bilancio del Milan sarebbe stato quasi in pareggio». Quello che significherà lo slalom di ieri lo scopriremo tra venti giorni.
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