Marzia Paolucci
da Roma
Compagno Rizzo infòrmati: il segretario dellUcoii non ha mai domandato né preteso una candidatura nei Comunisti italiani. «Hamza Piccardo non ha mai chiesto alcuna candidatura nel nostro partito, tantomeno lelezione garantita». Prende carta e penna il segretario nazionale del Pdci, Oliviero Diliberto e scrive al Corriere della Sera per smentire la voce di una pretesa «disponibilità» di Hamza Piccardo a candidarsi alle ultime elezioni politiche sostenuta sullo stesso quotidiano il giorno prima dal collega europarlamentare. «Diede la disponibilità a essere candidato alle politiche. Io però non lho mai incontrato. Voleva la candidatura in una posizione di rilievo», aveva detto Marco Rizzo lanciando il sasso e nascondendo la mano.
Una frase che provoca il primo incidente pubblico nella coppia di notabili, Diliberto e Rizzo, che guida il Pdci. Leader del partito il primo, dirigente in forte ascesa, specie dopo la «giubilazione» di Armando Cossutta, il secondo.
Ecco pronta la rettifica dellex ministro della Giustizia: «LUcoii, suscitando scandalo in qualche benpensante, ha viceversa dato indicazione di voto per il Pdci, liberamente, senza chiedere nulla e, ovviamente, nella piena autonomia politica».
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