Provare a ridere quando ti viene da piangere. Se ami il basket, questo basket italiano che nasconde la sua partita più importante dietro il nuovo sponsor di Azzurra (giocavano Virtus e Siena, seconda e prima in classifica), allora devi inventarti anche una faccia di circostanza, per valutare quello che è accaduto dopo una battaglia finita al supplementare con tante discussioni, come capita, da sempre, quando i più forti non sembrano imbattibili, perché anche loro hanno il diritto a respirare.
Chi doveva vigilare si è distratto, chi era sul campo sa anche di avere peccato. Ma tutto questo lo si dimentica quando è più divertente parlare di congiura, di sistema tipo calciopoli anche nella palla a spicchi. Questa volta, però, l'arbitro insultato nello spogliatoio non si è fatto chiudere a chiave e non ha seguito neppure il suggerimento del Machiavelli che consiglia al buon cittadino, per amore del bene pubblico, di non ricordare le ingiurie private. Lui, l'arbitro, invece, ha pensato come il Manzoni che le ingiurie hanno un gran vantaggio sui ragionamenti, perché sono ammesse, senza prova, dalla moltitudine e allora vanno denunciate.
Poteva andare bene anche così, però la giustizia federale, che già aveva aperto il cratere dei ricorsi sui cronometraggi di certe partite, questa volta ha reso pubblico il referto dei direttori di gara mettendo la Virtus sotto schiaffo, rendendo pubblico quello che Claudio Sabatini, proprietario della società, ma non tesserato e quindi fuori luogo e fuori legge in quello spogliatoio, ha urlato nel sottoscala. Se fosse sempre così ci divertiremmo a scoprire come sono fantasiosi quelli che protestano e non staremmo a chiederci chi ha cercato di fare fesso l'uomo della Futur Station, trovandosi poi la casa distrutta da un caterpillar. Furore senza limiti, minacce pesanti, che vanno oltre il campo di gioco, anche se poi ci sono state le scuse e la stretta di mano. Il basket prova a sorridere. Con il creativo Sabatini è sempre stato così, ma ora il siluro è arrivato diritto sulla nave bianconera e non riusciamo ad immaginare un finale tranquillo di stagione, figurarsi i play off.
Oggi capiremo qualcosa di più in una giornata dove la Fortitudo a mezzogiorno cercherà la sua salvezza contro Pesaro, mentre l'Armani, alle 17 su Sky, chiederà alla Benetton del Bulleri mai amato da Milano, e rimandato a Treviso, l'ottava vittoria consecutiva e lo spazio per abbordare al secondo posto proprio Roma e Virtus, impegnate in trasferta con Montegranaro e Ferrara.
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