Caso Santa Giulia: ventinove indagati Sigilli a 2 immobili

MChiusa l’inchiesta a carico di 29 persone in relazione a una maxi evasione internazionale da circa 30 milioni, partita da uno stralcio dell’indagine sulle presunte irregolarità per la bonifica dell’area Montecity-Santa Giulia. La Guardia di finanza ha notificato irti gli avvisi di conclusione delle indagini e ha sequestrato due appartamenti in zona Fiera del valore di circa 2 milioni.
L’inchiesta, cominciata nel marzo 2010 e coordinata dai pubblici ministeri Laura Pedio e Gaetano Ruta, contesta a vario titolo ai 29 indagati i reati di associazione per delinquere trasnzionale finalizzata alla frode fiscale e riciclaggio. Oggetto delle indagini la Getraco, una fiduciaria svizzera a cui facevano capo Vincenzo Agosta e Matteo Terragni, i due consulenti finanziari finiti in carcere nell’ottobre 2009 insieme a Giuseppe Grossi, titolare della Green Holding. Secondo l’accusa, la fiduciaria offriva alla clientela la possibilità di avvalersi di fatture fittizie emesse da società con sede in diversi paradisi fiscali oltre ad Austria, Regno Unito e Olanda. Venivano così documentati servizi di consulenze o di altro tipo (talvolta assai articolati per celare meglio la fittizietà delle operazioni) in realtà mai forniti.

Grazie ai documenti falsi, gli imprenditori riuscivano a portare all’estero grandi capitali in nero, ottenendo un duplice beneficio: da un lato risparmiavano sulle imposte; dall’altro, avevano la possibilità di gestire le somme di denaro «esportate» su conti esteri cifrati in Paesi in cui era garantita una rigida osservanza del segreto bancario.

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