Il caso Scontro Frattini-Anm sui giudici politicizzati

Scambio di accuse e ricorsi incrociati alla Ue sul tema della giustizia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e l’Associazione nazionale magistrati (Anm) promettono scintille in un futuro molto vicino sul palcoscenico continentale.
«In Italia ci sono magistrati con la toga sulle spalle che fanno comizi politici» ha detto nei giorni scorsi il titolare della Farnesina che ha annunciato di voler inviare una lettera ufficiale alle cancellerie europee in merito. «Si leggono molte critiche ingiuste sui giornali europei all’Italia - ha aggiunto Frattini - e nascono da una mancata conoscenza di meccanismi che vanno spiegati». Il ministro ha parlato anche di «comportamenti anomali» della magistratura che lo avrebbero spinto a compiere questo passo ufficiale.
Immediata la replica dell’Anm decisa a usare le stesse armi di Frattini. Per la Ue, infatti partirà anche una seconda lettera, firmata stavolta dal sindacato delle toghe. «Anche l’Anm - si legge in una nota dell’associazione - ha deciso di raccogliere e rendere pubblico un dossier sulla situazione della giustizia in Italia, documentando tutte quelle riforme che negli anni hanno reso, in particolare, il processo penale un “percorso ad ostacoli” di durata non prevedibile e irragionevole».
L’Anm, da parte sua, appare intenzionata a portare tale dossier a conoscenza degli organismi europei che si occupano dei sistemi giudiziari.

L’Anm si è infatti detta convinta che «dal confronto con gli altri Paesi europei che conoscono e apprezzano l’indipendenza che la Costituzione prevede per la magistratura, giudici e pm italiani non hanno nulla da temere ma molto da guadagnare riguardo alle valutazioni sulla loro produttività».

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