Cassano, concediamogli tutto

Settecento donne nella vita e sesso la notte prima della partita. Per farlo rendere al meglio. La scorsa settimana non si è parlato che di contenuti: la biografia di Cassano e le sue avventure libidinose. In tanti hanno storto il naso sulle poco rette virtù morali di Fantantonio, magari anche chi lo ha preso per invidia perché di donne nella vita ne ha potute contare sette o anche di meno. Ma, a me, se Cassano ogni domenica fa gol del genere, conditi da prestazioni di questo tipo, non ne può fregare di meno di quante sodali ha avuto e se in ritiro ama farsi fare compagnia. Qui ogni volta che lo vedi giocare non puoi che rimanere incantato. So di apparire anche ripetitivo, ma chi ama il calcio non può non amare le giocate di questo artista che quando sfiora il pallone è come se desse pennellate ad un tela.
Trenta metri lo separano dalla porta, e lui che fa? Tocca quel pallone con un sinistro che sembra innocuo, ma quella palla gira, si alza va verso l'alto per poi planare sotto l'incrocio dei pali. Cose che ti fanno capire perché la domenica pomeriggio decidi di passarla allo stadio.

Anzi, vero che ora «el pibe de Bari» sembra aver messo la testa a posto ed essere innamoratissimo della sua Carolina, ma se fosse il caso, per vedere giocate di questa grandezza, chiedo ufficialmente a Mazzarri di aprire il ritiro e accontentarlo. Io metto la prima firma alla petizione, sicuro che altri mi seguiranno.

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