Oggi il campionato, in casa dellex Cassano, per difendere il secondo posto. «Non assegna trofei, ma dà vantaggi importanti, ci teniamo a prenderlo», dice Luciano Spalletti. Giovedì la Coppa Italia, con la delicata trasferta di Catania, per centrare la quarta finale consecutiva. La Roma si sforza di pensare al campo, mentre lambiente circostante non smette di parlare di Soros e delleventuale cessione della società. Ieri lennesimo comunicato di Italpetroli che smentisce di aver ricevuto «alcuna lettera o comunicazione» da parte della Inner Circle Sports (la merchant bank che rappresenta il finanziere americano) riguardo un progetto o la formalizzazione di unofferta relativa allacquisizione del pacchetto azionario di maggioranza dellAs Roma.
«Ne so quanto voi - taglia corto Spalletti allennesima domanda sul futuro societario - non posso rispondere. E con Rosella Sensi non ho parlato». Meglio pensare alla Sampdoria e alla sfida contro Antonio Cassano, la prima in campionato dopo che allandata fu il cartellino giallo ricevuto dallarbitro Gava a far saltare la sfida al barese. «Antonio sta facendo molto bene - dice il tecnico - sarà difficile arginarlo perchè lui è molto estroso, crea al momento, quando gli parte il numero è difficile e non sai mai quando succederà e cosa potrà fare. I difensori però lo sanno: noi un po lo conosciamo, i miei staranno molto attenti. Il mio rammarico? Come tecnico di non aver sfruttato a pieno le qualità che ha Cassano. Ma io credo che un campione debba essere bravo dentro e fuori dal campo. È inevitabile che i compagni meno forti guardino e prendano quasi ad esempio quelli più bravi anche fuori dal campo».
Il barese sarà una delle insidie maggiori di una partita comunque difficile. «La Samp è una squadra che ha trovato un equilibrio nel modulo. Ha giocatori di qualità e sta attraversando un buon momento di forma. Cè uno stadio dove si sente il calore del pubblico, sono tutte insidie». E la Roma dovrà fare a meno di Juan squalificato, Taddei e Totti infortunati. «Ma noi abbiamo la possibilità di arrivare secondi - sottolinea lallenatore giallorosso -. Non darà titoli, ma è la porta per lEuropa che conta, una posizione che dà visibilità: direi che come posizione la seconda è un premio importante».
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