Marcello Di Dio
nostro inviato a Madrid
«Aiuterò Antonio a crescere e a maturare per vivere meglio lavventura al Real». Sono le parole che Rosaria Cannavò avrebbe confidato a unamica prima della partenza per Madrid. Rosaria è la studentessa catanese di psicologia, da sette mesi fidanzata di Cassano che vive con il «talentino» in una suite del Mira Sierra Hotel. E che a settembre sposerà lultimo arrivato in casa dei «galacticos», con tanto di benedizione di mamma Giovanna e del papà di Rosaria, accorso a Madrid per la presentazione di Antonio. «È ancora un po frastornata per questa situazione (era emozionata e quasi impacciata durante la cena di gala con lo staff del Real, ndr.), ma averla conosciuta mi ha cambiato la vita», confessa Cassano. Pronto al grande passo.
In attesa dei fiori darancio, per ora i veri compagni di viaggio del barese saranno il «recuperador» José Luis Sanmartin e la nutrizionista Patricia Teixeira: il primo dovrà effettuare un lavoro fisico-atletico per riportare il barese in condizioni ottimali di forma; la seconda gli disegnerà una ferrea dieta per smaltire i due chili e mezzo di sovrappeso. Troppo, anche se il giocatore aveva disputato lultimo incontro con la Roma a dicembre. Troppo anche per impedire al Mundo Deportivo di definirlo «gordito» (cicciottello), alla stregua di Ronaldo, con cui ieri Cassano si è allenato in una serie di palleggi. E lo stato di forma del barese avrebbe infastidito non poco alcuni dirigenti e giocatori del Real. Ecco che il piano di emergenza è scattato immediatamente: lavoro duro ogni giorno e doppia seduta domenicale alla Ciudad prima di seguire in tv la partita dei nuovi compagni a Villarreal. Probabile ma non certa la presenza, almeno in panchina, giovedì prossimo al Bernabeu per la sfida in Coppa del Re diventata a detta di molti il vero obiettivo stagionale del Real con il Bilbao. Più facile che il debutto vero e proprio avvenga nel match casalingo di domenica 15 con il Siviglia.
Intanto Cassano inizia a conoscere la città: una cena serale al Meson Txistu in plaza Carbajo, a pochi metri dal Bernabeu. Locale gradito a Fabio Capello, effigiato in una delle foto appese alle pareti così come altri due clienti illustri, Panucci e Lippi. Da oggi, Totò terrà la bocca chiusa, ordine giunto dal potente direttore della comunicazione madridista Antonio Ferreras. Ultimo atto di una tre giorni trascorsa tra flash e telecamere, la consueta chiacchierata per il canale monotematico madridista, nella quale si è ancora una volta detto orgoglioso di vestire la camiseta blanca e unintervista per le trasmissioni speciali della Fifa sui Mondiali tedeschi e sulle avversarie dellItalia.
«Muy frio», sottolinea il barese nel suo spagnolo ancora incerto mentre è in sala trucco prima del «battesimo» a Realmadrid tv. «Antonio è muy bello», le sue parole davanti alla telecamera che cerca linquadratura ideale. Poi le ultime frasi «italiane» alla Rai: la nazionale e Totti gli argomenti principali. E una rivelazione: «Ho chiamato Capello e Fascetti, li ho ringraziati per tutto quello che hanno fatto per me. E loro mi hanno fatto lin bocca in lupo e mi hanno consigliato di giocare al calcio che è la cosa che so fare meglio». Questo dovrebbe aiutarlo a ritrovare un posto nel gruppo di Lippi, dove incontrerà Totti. «Le ruggini con lui? Non voglio parlare di questargomento. Quando andrò in nazionale, cercherò di far bene per la nazionale. In campo non ci saranno problemi, ma fuori dal campo ognuno per la propria strada».
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