Fotogravafa i sederini dei bambini sulla spiaggia di Ostia. E per questo era stato arrestato con l'accusa di pedopornografia. Ma per la Cassazione il gip di Roma che lo scorso 29 luglio aveva messo in prigione l'afghano di 42 anni Khan Ghazni G. fece un errore di valutazione perché le norme europee non consentono l'incriminazione, tantomeno l'arresto, di chi si limita a ritrarre dei minori, anche se solo «posteriormente», senza che i piccoli siano «coinvolti in una condotta sessualmente esplicita». Per questo la Suprema Corte ha disposto la scarcerazione dell'afghano, annullando l'ordinanza del gip e anche la convalida dell'arresto emessa dal Tribunale del Riesame il 16 settembre.
I giudici ammettono che il comportamento di uno sconosciuto che fotografa insistentemente i bambini sulla spiaggia possa preoccupare i genitori, «indotti a sospettare in un simile fotografo intenti più o meno malsani», ma sino a che «questi ipotetici intenti restano tali - si legge nella decisione - non si può incriminare il fotografo per produzione di materiale pedopornografico, con l'aggiunta della carcerazione preventiva». Al massimo, ritengono i supremi giudici, un comportamento del genere può essere multato per molestie, ma non configura certo «il gravissimo delitto di pedopornografia che richiede essenzialmente esibizioni o materiali rappresentativi connotati da un'allusione o un richiamo di tipo sessuale».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.