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Cassazione: fa il "medio", condannata

Una donna di Domodossola aveva mostrato il dito medio alzato rivolgendosi al proprio marito, da cui era in fase di separazione. Condannata, ha fatto ricorso fino in Cassazione. Ma ha perso: volontarietà offensiva del gesto

Cassazione: fa il "medio", condannata

Roma - Qualcuno si metterà a ridere ma la questione è molto seria:  mostrare il dito medio per ingiuriare una persona è reato. Lo si evince da una sentenza con cui la quinta sezione penale della Cassazione ha confermato la condanna per ingiurie inflitta ad una donna dal giudice di pace di Domodossola. L’imputata aveva mostrato il pugno con il dito medio alzato rivolgendosi al proprio marito, da cui era in fase di separazione, incontrandolo in automobile.

Volontà di offendere La Suprema Corte, con la sentenza n. 26171, ha dichiarato inammissibile il ricorso della donna contro il verdetto del giudice del merito: "l’attenta motivazione della decisione ricorda la volontarietà offensiva del gesto, perché si inseriva in un contesto di tensione, preceduto, in altro momento, da esplicita offesa verbale resa dalla prevenuta".

Ben "articolata", aggiungono i giudici di piazza Cavour, la giustificazione "anche nel supporre l’esistenza di una pregressa offesa verbale, secondo le parole della vittima del delitto, condotta che con logica è stata ritenuta distinta da quella gestuale".

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