Cassinelli: «Così ho convinto Alfano a parlare del nuovo partito degli italiani»

Dunque è stato lei, che è avvocato, a invitare a Genova il ministro della Giustizia, Angelino Alfano? Vero, onorevole Roberto Cassinelli?
«Diciamo che ci tenevo molto che venisse, e ho fatto il possibile, fra i suoi mille impegni, per convincerlo».
Ma all’appuntamento pubblico di venerdì, alle 18, all’Hotel Bristol di via Venti Settembre, non si parlerà solo di processo penale e civile.
«Naturalmente. L’occasione è importante per parlare anche della nascita ufficiale, fissata per il 27 e 28 marzo, del Popolo della libertà. O meglio, come mi piace dire: la nascita del partito degli italiani».
Per questo accanto ad Alfano sarà presente lei, insieme ai coordinatori degli altri partiti del centrodestra.
«La testimonianza del lavoro fatto e del progetto politico che ci sta davanti verrà portata da Michele Scandroglio per Forza Italia, Eugenio Minasso e Gianfranco Gadolla, per Alleanza nazionale. Tutti pronti, ed entusiasti, a confluire nel Pdl».
Una promessa mantenuta. L’avete scritto anche sui manifesti.
«Infatti. Dalla storica intuizione di Silvio Berlusconi, sull’ormai famoso predellino in piazza San Babila a Milano, abbiamo bruciato le tappe, tutti insieme, per arrivare all’imminente assise di formazione del nuovo soggetto politico dei moderati. Che avrà più anime, ma sarà senza correnti. Possiamo dire che ci siamo riusciti, e abbiamo dato riscontro puntuale alle promesse».
In questo ambito, per quanto riguarda il popolo dei moderati, le risposte da dare alla domanda di giustizia sono fondamentali.
«E qui si deve cogliere l’importanza dell’incontro di Alfano con i cittadini genovesi. È in atto, grazie a questo governo, un profondo cambiamento della giustizia non solo penale, come hanno falsamente insinuato le opposizioni, ma anche civile».
Ad esempio...
«... ad esempio relativamente alle competenze dei giudici di pace, e al cosiddetto processo telematico. In effetti, sono previste tante novità, e tutte radicali. Questi sono i fatti, il resto è solo chiacchiera».
A proposito, onorevole Cassinelli: il processo telematico?
«Ne parleremo alle 16 di venerdì, nella sede genovese dell’Ordine degli avvocati a Palazzo di Giustizia. Faremo il punto sul sistema informatizzato dell’attività giudiziaria in alternativa al sistema cartaceo fino ad ora utilizzato. In particolare, ci sarà la possibilità di formare, notificare e comunicare gli atti processuali usufruendo della tecnologia. E Genova sarà una delle sedi sperimentali del processo telematico».
Vantate già positivi risultati anche sul penale.
«Eccome. Mi piace ricordare, così, “a bosco“, i risultati in tema di lotta alla mafia, di sicurezza pubblica, di soluzioni da dare al problema delle sedi disagiate di procura che devono passare anche attraverso incentivi ai trasferimenti dei magistrati».
Con il ministro della Giustizia parlerete anche di avvocati.


«Partirà fra breve la riforma dell’Ordine professionale, con particolare riguardo al tema della specializzazione e dell’accesso alla professione. Un contributo notevolissimo alla sempre migliore e auspicata qualificazione della categoria. Anche per questo, l’appuntamento con Alfano sarà un’occasione decisamente importante».

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