Cassinelli (Pdl) bacchetta i «ribelli» del centrodestra

(...) ma la nostra forza. Lo vogliono innanzi tutto gli elettori che ci hanno votato».
La dialettica, però, è un valore...
«...purché non scivoli nell’anarchia. Le posizioni diverse sono costruttive, arricchiscono il dibattito, ma a un certo punto occorre trovare la sintesi e riconoscersi in strategie e obiettivi comuni».
L’obiettivo è e resta uno solo, in Liguria.
«Battere la sinistra e dare finalmente un governo capace e autorevole a Genova e alla regione. Mai come oggi siamo in condizione di invertire la tendenza, sia alle regionali, sia alle amministrative. Ma dobbiamo rispettare la disciplina interna».
Invece c’è tendenza all’individualismo.
«Vorrei ricordare che abbiamo ottenuto, a cominciare dal sottoscritto, ottimi risultati a livello nazionale e locale grazie soprattutto alla leadership di Silvio Berlusconi. Hanno contribuito tutti, per carità, ma non dimentichiamo chi ha svolto un ruolo decisivo anche a favore degli eletti del centrodestra in Regione, Provincia e Comune. E oltre all’attuale presidente del Consiglio, mi sembra giusto riconoscere l’impegno e i meriti di almeno altri due esponenti dello schieramento che hanno lavorato per l’unità».
Non ci lasci sulle spine.
«Be’, non dico niente di nuovo citando Claudio Scajola, leader riconosciuto in Liguria cui dobbiamo i successi ottenuti per come si è imposto ed è riuscito a formare l’unità d’intenti indispensabile a vincere. E poi, Michele Scandroglio, coordinatore regionale di Forza Italia, che ha interpretato una funzione difficile, magari non appariscente, ma molto efficace, per creare un tessuto organizzativo che non esisteva».
Qualcuno sostiene, però, che voi parlamentari liguri vi siete estraniati dal territorio, anzi: che vi siete addormentati sugli allori.
«I fatti dimostrano il contrario. Basta citare le iniziative già realizzate o in programma, a livello locale. Penso ai gazebo, alla Scuola di formazione del Pdl, al convegno in Valpolcevera, e alla presenza incisiva nel dibattito politico su Carlo Felice, gronda e infrastrutture, porto, carcere di Marassi e sicurezza».
Non sempre al massimo della concordia.


«E allora lancio l’appello ai rappresentanti di Forza Italia e Pdl nelle istituzioni liguri: la gente vuole l’unità, vuole che siamo compatti, che lavoriamo tutti insieme e facciamo opposizione sui temi, di fronte all’incapacità delle giunte di sinistra. Ci sono delle regole, rispettiamole. Solo così possiamo vincere».

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