Politica

Castellammare: freddato consigliere comunale con 13 colpi di pistola

Luigi Tommasino, del Pd, ucciso in un agguato in viale Europa. Era a bordo di una moto mentre si trovava in auto con il figlio 15enne, che è rimasto illeso. L'uomo gestiva un negozio di abbigliamento. Suo fratello Giovanni, medico, era stato assessore all'Urbanistica

Castellammare: freddato 
consigliere comunale 
con 13 colpi di pistola

Napoli - Luigi Tommasino, consigliere comunale del Pd a Castellammare di Stabia è stato ucciso in un agguato per strada. L'uomo si trovava in auto in viale Europa. E' stato freddato da due sicari, che hanno agito con i caschi in testa, a bordo di uno scooter Beverly. I due hanno fatto fuoco mentre l'auto, su cui viaggiava Tommasino insieme al figlio 13enne, era in marcia. Il ragazzo è rimasto illeso.

L'agguato Abitanti nella zona riferiscono di aver sentito almeno sette o otto colpi di pistola. Sul posto si sono recati numerosi assessori e consiglieri comunali. L’uomo, 43 anni, gestiva un negozio di abbigliamento in Corso Vittorio Emanuele, la boutique "Interno 18". Il fratello Giovanni, medico nell’ospedale di Castellammare di Stabia, è molto noto in città e negli anni passati era stato assessore all'Urbanistica. Un cognato di Tommasino è l’autista del sindaco, Salvatore Vozza.

Consigliere comunale Luigi Tommasino, chiamato da tutti Gino, era stato eletto per la prima volta in consiglio comunale nel 2005, prendendo, in pratica, il posto del fratello, Giovanni, medico al San Leonardo di Castellammare di Stabia ed ex assessore all’Urbanistica con la giunta guidata da Ersilia Salvato nel 2001. Gino Tommasino, prima di confluire nel Pd, era stato segretario cittadino della Margherita. In consiglio comunale era componente della commissione politiche sociali. Poco in vista, descritto come una personalità non forte, il consigliere ucciso sosteneva l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vozza, della Sinistra democratica, appoggiata da una parte del Pd, e dall’Udeur. Venerdì scorso, quando al comune di Castellammare di Stabia stava per aprirsi la crisi politica, Tommasino era stato tra i firmatari, con altri 17 consiglieri, di un documento di appoggio al sindaco Vozza.

Sindaco in lacrime Sul luogo dell’agguato al consigliere comunale, in viale Europa, strada molto trafficata di Castellammare, si è radunata una folla. Poco fa è giunto il sindaco, Salvatore Vozza, che è scoppiato a piangere. Sono presenti anche assessori e consiglieri comunali. Pochi i commenti raccolti finora, ma quello più ricorrente definisce "inspiegabile" l’accaduto. I sicari hanno agito in una zona molto centrale e affollata, parecchi tra i presenti riferiscono di aver udito sette-otto colpi di arma da fuoco. Tommasino non sembrava disporre di grande potere e non era un politico molto in vista. Commerciante, gestiva un negozio di camice e cravatte di qualità. La moglie è titolare di un altro esercizio commerciale.

Si indaga sulla camorra L’agguato si è consumato poco dopo le 15.30 in viale Europa, una strada molto trafficata e affollata, a pochi metri dall’ex pretura. Secondo le prime ricostruzioni, la Lancia Musa sulla quale viaggiava il consigliere insieme al figlio 15enne è stata affiancata dai sicari che hanno esploso almeno dieci colpi d’arma da fuoco. La polizia ha trovato finora 15 bossoli calibro 9 parabellum sul luogo dell’agguato. Almeno uno dei colpi ha raggiunto l’uomo alla testa. Una decina di proiettili, tutti esplosi da distanza ravvicinata, circa due metri, lo ha raggiunto in varie parti del corpo. L’uomo, che era appena partito da casa, si è accasciato sul volante, l’auto ha sbandato ed è finita contro la vetrata del negozio Unieuro. Sotto shock, ma illeso il figlio che era con lui in auto. Inutili i soccorsi giunti sul posto. Sono ancora in corso i rilievi da parte della polizia per risalire alla matrice dell’agguato e all’identità dei killer. Giunti a Castellammare anche i magistrati della Dda di Napoli. Le modalità dell’omicidio fanno pensare a un’esecuzione camorristica, ma gli investigatori non escludono alcuna pista.

Simpatie berlusconiane "Una famiglia stimata, una persona fuori dai giochi della politica. Per tutti noi si tratta di una morte inspiegabile". A tracciare un ricordo del consigliere comunale ucciso a Castellammare di Stabia è Pasquale Sommese, consigliere regionale del Pd molto votato nella zona del Vesuviano. "Era stato manager della Sector - ricorda - ma quando la ditta fallì aprì un negozio di abbigliamento. Si avvicinò alla politica per prendere il posto del fratello. Politicamente non era vicino a me - dice - due anni fa al congresso cittadino presentò una lista autonoma opposta alla mia e da allora ha assunto posizioni autonome nel partito segnalandosi peraltro per certe tesi culturalmente berlusconiane, a differenza del fratello Giovanni che era organico alla Margherita. Lui no. Lui stesso - prosegue Sommese - non faceva mistero di certe sue simpatie berlusconiane pur stando nel Pd. C’era comunque una grande amicizia tra noi, così come con il fratello, e siamo tutti esterrefatti per quello che è successo. Ripeto, persone al di sopra di ogni sospetto e di ottimi sentimenti".

Il precedente L’omicidio di Tommasino, ucciso oggi pomeriggio a Castellammare di Stabia, con alcuni colpi di pistola, attualmente consigliere comunale del Pd, riporta alla memoria una analoga vicenda avvenuta 17 anni fa.

L l’11 marzo 1992, sempre a Castellammare di Stabia, vicino all’ospedale dove lavorava, fu ucciso il consigliere comunale del Pds, Sebastiano Corrado, ex militante del partito repubblicano, per una vicenda di tangenti.

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